Quando manca poco più di un mese al suono della prima campanella, il governo comincia a lavorare su come gestire il rientro in classe degli studenti. Il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ribadisce qual è al momento l’ostacolo principale: il personale scolastico che ancora non si è vaccinato. L’ultimo report dell’Iss certifica che mancano all’appello ancora 222mila persone, tra docenti e non, pari al 15,17% del totale. I problemi però non sono identici in tutta Italia e si concentrano in particolare in nove regioni: «è importante che soprattutto in quelle regioni si convinca il personale scolastico a fare questo atto di generosità, perché solo così riparte il paese», ha detto Figliuolo.
La stretta del governo verso l’obbligo di vaccino per gli insegnanti potrebbe arrivare già in questa settimana con un decreto ad hoc. Solo ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ribadiva che «nulla è escluso» per evitare di riprendere l’anno scolastico in Dad. Compreso quindi l’obbligo per gli insegnanti di vaccinarsi. Matteo Salvini ha già fatto sapere di essere contrario. Per questo, sul tavolo resta a dire il vero anche un intervento in due step: prima una raccomandazione non vincolante e poi, senza una risposta soddisfacente nelle prenotazioni in tempi brevi, un’imposizione.
I tempi comunque sono inesorabilmente brevi. L’inizio dell’anno scolastico è fissato al 13 settembre a livello nazionale, giorno che potrebbe segnare la scadenza entro la quale tutti o quasi gli insegnanti e il personale scolastico dovrà aver ricevuto almeno una dose. L’obiettivo del commissario Figliuolo è fissato ad almeno il 93% dei dipendenti della scuola. Una meta complicata dalle vacanze estive nel mezzo ma non impossibile, considerando che finora, riporta la Stampa, l’84,8% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose, mentre 78,8% ha completato il ciclo.
Già a metà luglio il Cts aveva lanciato il suo avvertimento, chiedendo una sterzata per immunizzare professori, personale Ata e addetti alle mense in vista della riapertura della scuola a settembre, ipotizzando la necessità di inserire queste categorie in quelle per il quale il Green pass potrebbe diventare obbligatorio. Con l’ultimo decreto, però, la questione è stata rimandata. Entro il 5 agosto però l’esecutivo guidato da Mario Draghi dovrebbe stilare una bozza di un nuovo provvedimento. Ci sarà da trovare un accordo tra le forze di maggioranza, con la Lega che resta contraria, ma se i numeri non dovessero migliorare a breve questa resterebbe l’ultima carta in mano al governo per accelerare la campagna di vaccinazione.
Il piano del governo potrebbe prevedere due fasi cruciali prima di arrivare a un vero e proprio obbligo vaccinale per il mondo della scuola: nella prima partirebbe un’azione di raccomandazione, che darebbe anche il tempo utile alla struttura commissariale per raccogliere i dati su chi ancora non ha ricevuto la prima dose. Figliuolo aveva fissato al 20 agosto l’ultimo giorno utile per conoscere gli elenchi dei prof non ancora vaccinati. Dopo potrebbe quindi scattare l’obbligo, fissato per il 12 settembre, un giorno prima di rientrare, si spera, fisicamente in classe più sicuri.