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Cosa cambia se una regione torna in zona gialla

Per la Sicilia il passaggio, da lunedì 23, è quasi una certezza. In bilico la Sardegna. Dall’obbligo di mascherine all’aperto al limite dei commensali al ristorante: tutte le regole che dalla settimana potrebbero tornare in alcune regioni

Redazione di Redazione
Agosto 19, 2021
in Italia
Tempo di lettura: 2 mins read
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Cosa cambia se una regione torna in zona gialla

La nuova ondata estiva di contagi sembra avviata verso il picco. La maggiore trasmissibilità del Covid nella sua variante Delta trova un argine nell’aumento costante della popolazione immunizzata (oltre il 60% della popolazione è completamente vaccinato). Ma per ora continuano ancora a crescere, sia pur lentamente, sia i ricoveri nei reparti ordinari che in terapia intensiva. Con un’attenzione particolare alla Sicilia: l’unica regione che al momento dovrebbe passare da zona bianca a zona gialla. Ha superato infatti la soglia del 15% prevista dai nuovi parametri per i ricoveri in area medica non critica. E tocca quella del 10% stabilita per i ricoveri in terapia intensiva.

In base alle nuove regole i cambi di colore delle regioni dipendono soprattutto dal tasso di occupazione dei posti letto dei pazienti Covid negli ospedali. Per decretare il passaggio in area gialla, infatti, oltre all’incidenza oltre 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti bisogna oltrepassare altri due parametri: il 10% dei posti occupati in rianimazione e il 15% negli altri reparti.

I territori in zona gialla devono rispettare le norme del Decreto Covid approvate lo scorso 21 aprile dal Governo Draghi. La differenza tra zona bianca e zona gialla sta in poche restrizioni, ma fondamentali da rispettare: mascherina obbligatoria anche all’esterno e numero di commensali limitato. La maggior parte delle restrizioni della zona gialla sono decadute col tempo: tutte le attività sono state riaperte (tranne le discoteche) e il coprifuoco è stato eliminato il 21 giugno sul territorio nazionale. Sono consentiti tutti gli spostamenti: all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Ci si può spostare per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo.

In zona gialla i ristoranti sono aperti anche al chiuso, resta sempre consentito il servizio di asporto e la consegna a domicilio. Possono sedersi al tavolo al massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi, con una distanza minima di un metro tra i commensali. Parrucchieri e barbieri non subiscono alcuno stop: nelle zone gialle lavorano senza vincoli particolari. I negozi nei centri commerciali sono aperti nel weekend e nei giorni festivi. Tutti i negozi sono aperti, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.

Restano aperti cinema, teatri, muse e sale da concerto. Le regole sono stringenti. La distanza di sicurezza tra gli spettatori è di almeno un metro, la capienza delle sale non deve superare il 50% del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina.

In zona gialla è prevista la didatti in presenza al 100% per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza comprenderà dal 70 al 100% delle ore di lezione.

Tags: Obbligo di mascherina all'esternoRistorantiSardegnaSiciliaZona gialla
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© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

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