C’è il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico alla proroga della durata del Green pass. Il passaporto sanitario avrà, infatti, una validità di 12 mesi, e non di 9 come inizialmente previsto. Il prolungamento interesserà sia le persone guarite dal Covid sia quelle vaccinate. Il Green pass al momento è necessario per poter entrare in luoghi al chiuso, come bar o ristoranti, ma anche palestre, piscine, musei e concerti. E dal primo settembre l’obbligo verrà esteso anche ai trasporti, alla scuola e all’università.
Quello del Cts è un parere, ma la decisione spetta come sempre al governo. Anche se sembra l’unica soluzione per evitare un vuoto in attesa della decisione sulla terza dose. L’Europa lascia totale libertà ai suoi Paesi membri di gestire la durata di validità del Green pass senza ricorrere al coordinamento comunitario per simili decisioni. Pertanto, non esistono cavilli burocratici che impediscono all’Italia di estendere ulteriormente la durata della certificazione verde, anche se il certificato Covid dell’Unione europea ha una durata di 9 mesi.
Una decisione che arriva a poche settimane dalla scadenza dei primi certificati vaccinali, quelli degli operatori sanitari e degli over 80, che hanno iniziato a ricevere il vaccino già tra dicembre 2020 e gennaio 2021.Già ai primi di ottobre ci sarebbero state persone vaccinate con doppia dose che non avrebbero potuto usufruire dei privilegi derivanti dal Green pass, in attesa di capire se la terza dose sia un’opzione percorribile per tutti o se sia solamente una necessità per alcune categorie di individui. Anche per questo questo motivo si è dovuto prorogare la validità del certificato di vaccinazione di ulteriori 3 mesi, in modo tale da avere il tempo di organizzare un ulteriore richiamo. L’Oms, almeno per ora, non ha dato il suo parere favorevole per mancanza di dati sufficienti a completare la valutazione per il via libera a un terza dose. Tuttavia, molti Paesi hanno già iniziato a programmare il booster, mentre Israele ha cominciato con le somministrazioni.
La possibile proroga lasciava più di una perplessità a fronte di recenti studi sulla riduzione a causa della variante Delta della protezione dei vaccini. In una intervista sul Corriere della Sera il professor Sergio Abrignani, immunologo, componente del Cts spiega che «le persone vaccinate per prime a gennaio, i medici, a ottobre saranno a 9 mesi dalla doppia dose e tecnicamente il loro Green pass non sarebbe più valido. È ragionevole prevedere una proroga a 12 mesi. La protezione del vaccino diminuisce ma si mantiene comunque alta. In Israele si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l’efficacia dei composti anti Covid è al 95%. Successivamente si abbassa all’80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione».