L’Oms ha approvato il primo vaccino contro la malaria, che potrebbe salvare decine di migliaia di bambini in Africa ogni anno. La malaria uccide ogni anno circa mezzo milione di persone, la metà neonati e bambini sotto i 5 anni, soprattutto nell’Africa sub-sahariana. È una delle più antiche e pericolose malattie infettive e il nuovo vaccino, prodotto da GlaxoSmithKline, che ha donato dieci milioni di dosi, attiva il sistema immunitario dei bambini contro il Plasmodium falciparum, uno dei cinque patogeni della malaria e il più letale, nonché quello prevalente in Africa.
A child dies from #malaria every two minutes.
One death is one too many.🚨 Today, WHO recommends RTS,S, a groundbreaking malaria vaccine, to reduce child illness & deaths in areas with moderate and high malaria transmission https://t.co/xSk58nTIV1#VaccinesWork pic.twitter.com/mSECLtRhQs
— World Health Organization (WHO) (@WHO) October 6, 2021
«È un momento storico. Il vaccino antimalarico tanto atteso per i bambini è un progresso per la scienza, la salute infantile e la lotta contro la malaria», ha dichiarato in una nota il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. La raccomandazione si basa sui risultati di un programma pilota in corso in Ghana, Kenya e Malawi, che ha raggiunto più di 800mila bimbi dal 2019. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato come il vaccino «abbia il potenziale per dare un contributo sostanziale al controllo della malaria se usato in combinazione con altre misure di controllo efficaci, specialmente nelle aree ad alta trasmissione». L’Oms ne ha raccomandato la più ampia diffusione possibile.
Per gli esperti il nuovo vaccino, che si chiama Mosquirix (o RTS,S/AS01), anche se con un’efficacia contenuta, è il più importante sviluppo nella lotta contro la malattia negli ultimi decenni: finora, infatti, la misura preventiva più diffusa contro la malaria è rappresentata ancora dalle zanzariere, il cui uso ha ridotto i decessi tra i bambini sotto i 5 anni del 20% circa. I trial del 2015 avevano dimostrato che il vaccino poteva prevenire circa quattro casi su dieci di malaria, tre casi su dieci in forma grave e portare a una riduzione di un terzo del numero di bambini bisognosi di trasfusioni di sangue. Tuttavia, c’erano dubbi sul fatto che il vaccino avrebbe funzionato perché per la sua efficacia richiede quattro dosi: le prime tre da somministrare a un mese di distanza a cinque, sei e sette mesi di età, con richiamo finale a 18 mesi circa. Dopo oltre 2,3 milioni di dosi somministrate è stato dimostrato che il vaccino è sicuro e porta comunque a una riduzione del 30% della malaria grave.
Il programma pilota proseguirà nei 3 Paesi pilota per comprendere il valore aggiunto della quarta dose di vaccino e per misurare l’impatto a lungo termine sulla mortalità infantile. Il programma di attuazione del vaccino contro la malaria è coordinato dall’Oms e supportato da partner nazionali e internazionali, tra cui Path, Unicef e Gsk, che stanno donando fino a 10 milioni di dosi del vaccino per il progetto pilota. Il vaccino contro la malaria RTS,S è il risultato di 30 anni di ricerca.