Energia nucleare e gas naturale entreranno nella tassonomia green, la lista delle attività economiche sostenibili, e dunque finanziabili anche con fondi Ue.« L’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia è questione che è stata sollevata da vari ministri. Per il mix energetico del futuro abbiamo bisogno di più rinnovabili ma anche di fonti stabili e la Commissione adotterà una tassonomia che copre anche il nucleare e il gas», ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
Il gas è un combustibile fossile, e come tale rilascia gas serra; il nucleare è a zero emissioni ma viene attaccato per la questione dei rifiuti radioattivi. Entrambe le fonti possono però assistere le rinnovabili intermittenti (l’eolico e il solare) e garantire stabilità alla rete elettrica. Da una parte, includere nella tassonomia delle energie giudicabili poco sostenibili per l’ambiente e il clima può minare le ambizioni dell’Europa per fissare gli standard di riferimento della nuova “finanza verde” mondiale e per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050. Dall’altra, escludere gas e nucleare potrebbe danneggiare la sicurezza energetica nel medio termine, e in particolare quegli stati che ne sono attualmente dipendenti.
Il tema è controverso soprattutto per il nucleare. I 27 sono divisi più o meno a metà: da un lato quelli guidati dalla Francia, per i quali il nucleare è indispensabile per arrivare alla carbon neutrality nel 2050 e perciò può essere destinatario a pieno titolo di investimenti ”verdi”; dall’altro coloro che ritengono occorra investire nelle rinnovabili per raggiungere l’obiettivo 2050 nel frattempo facendo ricorso al gas naturale.
Sul nucleare era intervenuto anche il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani: «Credo che, per il futuro dei nostri figli e nipoti, gli small modular reactors e soprattutto la fusione non possano essere fuori da un piano di visione, perché noi stiamo pensando a un futuro energetico molto più avanti che al 2030».