– Sono Alberto Fanni, detto Augustin per gli amici, della ‘Finex’. Il mio capo servizio è momentaneamente assente, ma mi dica pure.
– Io sono la professoressa Laura Rossi.
– Piacere di conoscerla, ma forse ha sbagliato numero.
– No, non ho sbagliato. Se mi dà il tempo le spiego. –
Laura si aspettava che si ripetesse di nuovo la stessa scena della telefonata precedente e che riattaccasse.
– Sono tutto orecchi. Finché non torna il mio direttore, che è in un paradiso, sono libero da qualunque impegno.
– Finché non torna il suo direttore…
Laura, sospettosa com’era, temette che ci fosse sotto qualche imbroglio.
– Intendevo dire che posso dedicarle tutto il tempo di cui lei ha bisogno.
– Bene. Io la chiamavo, signor…
– Augustin…
– Signor Augustin, la chiamavo perché la mia scuola sta organizzando dei tirocini formativi e…
– Non sapevo che le scuole avessero preso il posto delle agenzie di collocamento.
– Non esistono più. Lei vaneggia.
– Mi scusi. Ho la battuta facile.
– Non fa nulla.
– Le dicevo che stiamo organizzando dei percorsi formativi per i nostri studenti. Vorrei sapere se la sua azienda vuole partecipare al nostro progetto.
– È molto interessante quello che lei mi sta dicendo, ma dovrei sentire prima di darle una risposta il mio capo, e poi dovremo incontrarci. In quel caso dovrebbe venire nel mio ufficio e dovremmo discutere nei dettagli di questo progetto.
– Sì, certo.
Laura non credeva alle sue orecchie: aveva trovato un’azienda disposta a toglierle le castagne dal fuoco e ad aiutarla a uscire da quella difficile situazione.
– Quando dovrei venire da lei? Se vuole fissiamo subito. Domani pomeriggio? È libero? Io non ho impegni.
– No, domani no. Ci dobbiamo risentire.
– Va bene.
– Chiamo il capo e ci organizziamo.
– La richiamo domani e mi fa sapere. Intanto la ringrazio di tutto.
– Di nulla.
Augustin chiuse la telefonata. Laura non credeva che fosse vero. Aveva trovato ciò che cercava. Bastava così poco per essere felici. Per tutto il giorno si sentì insolitamente in pace con il mondo intero.
Nei giorni seguenti Laura chiamò più volte Augustin. Il telefono squillava a vuoto. Il pesce le stava sfuggendo dalla padella prima che fosse cotto a puntino. Non si diede per vinta e riuscì a rintracciarlo. Lui si scusò. Era stato fuori città, ma aveva parlato con il capo, che lo aveva autorizzato ad accettare la sua proposta. Stabilirono di vedersi per mettere nero su bianco quella faccenda dei tirocini. Lui aveva l’agenda piena di impegni e la pregò di ritelefonargli per concordare insieme l’appuntamento, e lei ogni settimana lo chiamava per trovare una data che andasse bene a entrambi. Ma lui aveva sempre una scusa pronta: una volta era malato; un’altra gli era morta la suocera, un’altra ancora aveva fatto un incidente stradale.
… Continua… Vi aspettiamo alla prossima puntata!