L’imbroglio delle multe ai non vaccinati. Ne avevano annunciato la cancellazione. Poi, per motivi tecnici, si era parlato di congelarle, infine di rinviarle. Il governo Meloni ha prorogato di un anno, fino al 30 giugno del 2024, la sospensione delle multe di 100 euro per le persone che non si sono vaccinate contro il coronavirus. Nessuno, dunque, tra gli over 50 che non si sono piegati alle imposizioni di Draghi e Speranza, dovrà pagare. Almeno per ora, visto che pur sempre di un rinvio si tratta. E allora perché questi provvedimenti non vengono definitivamente annullati? Un quesito al quale ha provato a rispondere la giornalista di Fuori dal Coro, Raffaella Regoli: «Innanzitutto c’è sicuramente una motivazione politica. Ma c’è dell’altro: molto più semplicemente, infatti, queste multe sono illegittime».
#covid Multa dei 100€. Ecco perché arriva un’ altra proroga alla sospensione del pagamento. I soliti trucchetti per non ammettere l’errore! pic.twitter.com/DadlGjM3MQ
— Raffaella Regoli (@RaffaellaRegoli) June 23, 2023
La sanzione da 100 euro era stata imposta dal governo di Mario Draghi dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale, e l’attuale governo di Giorgia Meloni le aveva sospese fino al 30 giugno del 2023 con un emendamento a un decreto-legge approvato a fine dicembre . L’obbligo vaccinale riguardava tutte le persone con più di 50 anni, il personale scolastico, le forze dell’ordine e il personale sanitario. La proroga fino a giugno 2024 è stata inserita in un decreto-legge approvato dal governo in un Consiglio dei ministri lo scorso 4 maggio ma entrato ufficialmente in vigore l’11 maggio, dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
La sanzione da 100 euro, quindi, non è stata eliminata. La promessa del nuovo governo di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, di abolire le multe ai non vaccinati è stata dunque disattesa. Le ragioni della proroga, dicono, sono da rintracciare in cavilli tecnici e burocratici. «Molti avvocati – ha spiegato Raffaella Regoli – lo avevano già detto, ma ora la prova del nove sta arrivando con i primi ricorsi e le prime vittorie. Con l’avvocato Chialastri io stessa farò ricorso al giudice di pace, abbiamo fatto opposizione di citazione. Nel frattempo le sentenze stanno però dicendo una cosa chiara».
«Le sentenze dei giudici di pace di Torino e Milano – ha chiarito ancora Raffaella Regoli – stanno dicendo che il ricorso è fondato perché il ministero della Salute non ha le competenze per dettare le attribuzioni all’ente della riscossione, essendo la competenza del ministero dell’Economia e delle Finanze.Dunque, non c’è nessuna magnanimità del potere politico, che non si prende la responsabilità di cancellare le multe. Semplicemente quelle multe sono illeggitime».