Tremila morti, 38mila interazioni con il vaccino, 900 casi di cecità, 700 complicazioni in gravidanza, 50mila sofferenze uterine e mestruazioni irregolari, 79mila linfoadenopatie,16mila casi di miocardite, quasi 10mila pericarditi, oltre 35mila persone con battetti accelerati, 25mila con tachicardia, 16mila casi ronzii nelle orecchie, 5mila paralisi facciali, quasi 1800 persone paralizzate. Una lista lunga 400 pagine, che contiene oltre 9.800 tipologie diverse di effetti avversi registrati in soli sei mesi.
Pfizer negli scorsi giorni ha pubblicato un report in cui ha elencato gli effetti avversi della vaccinazione anti-Covid registrati sulla base delle segnalazioni spontanee dei danneggiati e dei medici. Si tratta della cosiddetta farmacovigilanza passiva, che si basa sulla spontaneità delle segnalazioni.
C’è da chiedersi quali sarebbero i numeri con una vigilanza attiva? Possiamo ipotizzare che il numero dei danneggiati sia sottostimato fino a 100 volte. I dati raccolti con questa metodica potrebbero essere dunque sottostimati, o perché gli operatori sanitari potrebbero avere non preso in considerazione i sintomi lamentati dal paziente, o per non aver voluto arbitrariamente messo in correlazione l’evento avverso con il vaccino oppure perché i pazienti stessi potrebbero essersi sentiti scoraggiati dal fare la segnalazione agli enti preposti per scarsa fiducia nel conseguente intervento. Oppure perché convinti da una martellante propaganda che il vaccino era assolutamente sicuro e non aveva alcun effetto collaterale.
Il rapporto Pfizer prende in considerazione le segnalazioni pervenute fino al 18 giugno 2022, sono sistemate in una tabella che le distingue tra gravi e non gravi: scorrendo il documento si nota come nella maggior parte dei casi le prime superino le seconde. L’elenco delle malattie è lunghissimo, sono più di 10mila voci, e riguardano praticamente ogni organo del corpo.
Colpiscono ad esempio i numeri dei disturbi cardiovascolari post-vaccino: oltre 270 patologie con quasi 127mila i danneggiati in questo ambito. Tra questi si contano circa 22mila tra miocarditi, pericarditi e mio-pericarditi. Più di 100mila sono gli eventi avversi che colpiscono il sistema linfatico e il sangue, quasi 225mila le malattie della pelle e dei tessuti subcutanei segnalate, più di 61mila quelle che riguardano occhi e vista, compresi quasi mille casi di cecità totale. Esorbitante anche il dato sui disturbi gastro-intestinali: quasi 318mila segnalazioni. Quasi 32mila i danni insorti al sistema immunitario. E poi c’è l’inquietante voce su 700 complicazioni relative alla gravidanza, per un prodotto farmaceutico che è stato in molti Paesi caldamente consigliato alle gestanti, in Italia praticamente obbligate attraverso il ricatto del Green pass.
Ma la voce che più sorprende nell’elenco sulle patologie derivate da infezioni, che riguarda in complesso più di 167mila segnalazioni, è il Covid-19, quella che il vaccino avrebbe dovuto prevenire. Ebbene sì, dal rapporto Pfizer scopriamo che i prodotto a mRna ha mancato il suo unico obiettivo: quasi 75mila i casi di Covid denunciati dopo il vaccino anti-Covid. La stragrande maggioranza di questi, oltre 71mila, sono classificati come gravi. Ma non solo, perché a questi vanno aggiunti altri 1600 soggetti a cui è stata diagnosticata, dopo la somministrazione, una polmonite da Covid. Autorità sanitarie e virostar, nonché la stessa Pfizer, hanno dovuto ammettere che il vaccino non protegge dalla malattia Covid grave.
E i danneggiati restano ad oggi invisibili, abbandonato sulla strada impervia della ricerca di una cura per le malattie di cui soffrono dopo la somministrazione e del tentativo di ricevere un giusto risarcimento per il danno ricevuto. Ma ad oggi nessun mea culpa è arrivato dalle autorità, neanche una parola di scuse per aver obbligato milioni di persone per lo più sane a iniettarsi un farmaco che appare inefficace e potenzialmente pericoloso.