A Lampedusa le barche di migranti fanno la fila per sbarcare al molo Favaloro: sono oltre cento quelle arrivate nelle ultime 24 ore. Tutti i record precedenti sono stati polverizzati e nell’hotspot dell’isola si è registrata la presenza di oltre settemila migranti. E in tutto questo l’Europa abbandona l’Italia. Con Germania e Francia che blindano i confini. Sull’immigrazione il governo Meloni deve gestire due questioni complicate: l’opposizione degli altri Stati membri dell’Unione Europea e un’ondata di arrivi sulle coste italiane che non si verificava da tempo.
Dalla fine di agosto, la Germania ha sospeso il Meccanismo volontario di solidarietà, un progetto di distribuzione di 10.000 richiedenti asilo tra gli Stati membri. Secondo il quotidiano tedesco Die Welt, che cita fonti del Ministero dell’Interno di Berlino, la decisione del governo guidato da Olaf Scholz è una risposta alla «elevata pressione migratoria verso la Germania» e alla «sospensione in corso dei trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino». Continueranno però ad essere ammessi i migranti già accolti in passato. La ragione di questa sospensione sarebbe il continuo rifiuto dell’Italia di consentire trasferimenti dalla Germania previsti dalla Convenzione di Dublino.
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Secondo l’attuale legge sull’asilo dell’Unione europea, i richiedenti asilo che viaggiano in un altro Paese della Ue senza permesso dovrebbero generalmente essere rimandati nel Paese di primo ingresso; che guarda caso è quasi sempre il nostro. Da nove mesi l’Italia blocca i trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino. Una decisione annunciata con una lettera del 5 dicembre 2022 in cui l’Italia ha informato gli altri Stati membri della Ue che i trasferimenti sarebbero stati temporaneamente annullati per presunti motivi tecnici e per la mancanza di capacità di accoglienza.
Questa posizione continua ancora oggi. Il «meccanismo volontario di solidarietà» sospeso era un progetto di distribuzione temporanea avviato dal ministro federale degli Interni Nancy Faeser (Spd) insieme al suo omologo francese a livello Ue. L’obiettivo era distribuire 10mila richiedenti asilo provenienti dai principali Paesi di arrivo, soprattutto dall’Italia, che è particolarmente gravata, al maggior numero possibile di Paesi disposti ad accoglierli, di cui 3.500 alla Germania. Tuttavia, poiché solo pochi Paesi volevano partecipare in modo significativo, l’obiettivo è stato ridotto a 8.000 persone.
Secondo la Commissione dell’Unione europea, nell’agosto 2023, nell’ambito di questo meccanismo sono state finora distribuite in totale solo 2.500 persone, principalmente in Germania e Francia. E proprio Parigi ha annunciato l’invio di rinforzi alla frontiera italiana per far fronte all’aumento dei flussi migratori. «Abbiamo avuto un aumento dei flussi del 100%» ha detto ieri il ministro dell’Interno Gerald Darmanin dopo una visita a Mentone. «Le unità dispiegate alla frontiera passeranno da due a quattro per un totale di oltre 200 agenti. I soldati addetti alla ricognizione notturna, nell’ambito dell’operazione Sentinel, aumenteranno da 60 a 120 e anche il personale doganale sarà raddoppiato», ha assicurato il ministro.
Ma intanto sono ore drammatiche a Lampedusa. Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta: si parla di 110 approdi per un totale di oltre cinquemila persone. Alcune sono state portate all’hotspot, il centro di prima accoglienza per migranti, che potrebbe ospitare circa 400 persone al massimo, ma ce n’erano più di 7.200. E nelle ultime ore si è anche consumata la tragedia che ha fatto perdere la vita al neonato di 5 mesi poco prima dell’arrivo dei soccorsi. Molte delle persone arrivate sull’isola sono ferite e ustionate, oltre che stremate per il viaggio.
Alla cronaca però si affianca la polemica politica: «L’immigrazione è un problema europeo e deve essere risolto con la partecipazione di tutti i Paesi Ue», scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani . E «le istituzioni comunitarie devono essere parte della soluzione. Si accelerino i tempi di attuazione degli accordi con i Paesi di origine e di transito». Molto più decisa la posizione di Fratelli d’Italia, che con il capogruppo alla Camera Tommaso Foti parla di atteggiamento di Francia e Germania che «complica le cose». L’Italia non può diventare « il punto di primo approdo e di unica ospitalità di una immigrazione che oggi è epocale quindi o l’Europa batte un colpo o diversamente lo dovrà battere autonomamente l’Italia. Non si capisce per quale ragione l’Italia dev’essere abbandonata a sé stessa in ragione di una posizione geografica che tra l’altro vede nel Mediterraneo interessi di molte potenze». «Le immagini che arrivano da Lampedusa mi dicono che l’Europa non fa nulla per difendere i confini», dice Matteo Salvini.
Quando il ministro dei Trasporti e Giorgia Meloni erano all’opposizione sembravano però possedere la bacchetta magica sulla gestione dell’immigrazione, ottenendo parecchi voti anche in base a quanto dichiarato in passato. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati del ministero dell’Interno aggiornati a ieri, sono arrivate più di 123mila persone migranti in Italia. Sono raddoppiati rispetto al 2022 e triplicati rispetto al 2021. Tra le prime nazionalità dichiarate al momento dello sbarco risulta la Tunisia: che fine hanno fatto gli accordi siglati con quel Paese visitato per ben due volte in una settimana da Giorgia Meloni e da Ursula von der Leyen?