Gli europei sono tornati in massa alle urne. La conferma arriva da Francia, Spagna e Germania, Paesi che hanno fatto registrare un’affluenza record: a Madrid ha votato l’11% in più rispetto al 2014, a Berlino il 4%, mentre a Parigi l’8%. Affluenza in ripresa anche in Italia, dove secondo le prime stime parziali del Viminale alle 19 ha votato il 43,3% degli aventi diritto, oltre un punto in più rispetto alle analoghe elezioni del 2014 (40,71%). Nel 2014 l’affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%.
In Germania si è passati dal 24 al 29%, in Francia addirittura è il record di sempre: alle 12 aveva votato il 19,26% degli elettori, il 3,5% in più rispetto a 5 anni fa; alle 17 il balzo è ancora più vistoso 43,3 di votanti con segno più dell’8%. Su Twitter, Mathieu Gallard – direttore dell’Isituto Ipsos – fa notare come tale aumento sarebbe molto significativo in alcune aree del Paese dove la presenza del Rassemblement National di Marine Le Pen è più radicato. In Spagna l’aumento è di 11 punti percentuali: dal 23,87% del 2014 al 34,68% delle elezioni attuali. Percentuali che ricordano quelle del mese scorso alle politiche: +9% rispetto al 2016.
🇪🇺🗳️🇫🇷 19,2% de participation à 12h00, c'est exactement le même niveau que celui enregistré pour le premier tour des élections législatives de 2017, lors desquelles la participation finale s'était établie à 48,7%. Cohérent avec la dernière enquête @IpsosFrance–@SopraSteria_fr. pic.twitter.com/0mbuZT8vd9
— @mathieugallard.bsky.social (@mathieugallard) May 26, 2019
Anche la Danimarca sembra migliorare: gli elettori che sono andati a votare sono il 24,7%, il 4,4% in più della tornata elettorale del 2014. Leggero aumento in Slovenia, dove il dato di affluenza passa dall’8,28% del 2014 all’8,83% di oggi. In Croazia affluenza in crescita del 2,19% rispetto alla scorsa tornata europea. In Polonia affluenza quasi raddoppiata, passando dal 7,31% del 2014 al 14,39% di oggi. In Romania l’affluenza cresce di oltre il 7%: nel 2014 era del 12,54%, oggi al 19,76%. In Slovenia si registra invece un aumento molto più contenuto, con una partecipazione all’8,83%. Crescita significativa anche in Ungheria, Paese di Viktor Orbán, leader del partito Unione Civica Ungherese: i cittadini che si sono recati al voto sono il 30,52%. Nel 2014 erano il 19,53%.