Non è passata nemmeno una settimana dall’addio di Matteo Renzi al Pd che il nuovo partito Italia Viva è al 4,4% dei consensi. Sul Corriere della Sera Nando Pagnoncelli ha analizzato la reazione degli elettori italiani alla nascita di questa nuova forza politica. Quanti voterebbero oggi per Italia Viva? Il sondaggio parla del 4,4% dei voti validi, corrispondenti al 2,8% degli elettori totali, cioè circa 1,4 milioni di italiani. Due terzi dei voti (64%) provengono dal Pd, il 12% da partiti di centrodestra, 12% da altre forze politiche e il 12% da astensionisti attratti dal nuovo soggetto politico.
Una decisione, quella di Renzi, che ha colto di sorpresa gli italiani viste le tempistiche e gli sforzi fatti dal senatore dem per forgiare un’alleanza giallorossa ora all’esecutivo. L’uscita dal Pd è giudicata positivamente solo dal 28% degli italiani, mentre il 52% ne dà una valutazione negativa; queste ultime prevalgono nettamente tra gli elettorati di tutte le forze politiche, con l’eccezione di quelli di Forza Italia tra i quali le valutazioni positive (48%) e negative (50%) sostanzialmente si equivalgono.
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L’opinione pubblica non sembra molto convinta del successo di questa operazione, infatti il 67% è convinto che Italia viva non riuscirà a raccogliere molti consensi e resterà marginale nella politica italiana, mentre coloro che prevedono che possa diventare un punto di riferimento importante per gli elettori riformisti, moderati ed europeisti rappresentano il 16%, con punte più elevate tra i dem (24%) e gli elettori di Forza Italia (32%). Quanto al bacino elettorale del nuovo soggetto politico, le opinioni sono tutt’altro che univoche: infatti, il 35% prevede che Italia Viva raccoglierà consensi soprattutto nell’area del centrosinistra, il 25% immagina che avrà un elettorato composto all’incirca in parti uguali da elettori di centrosinistra e di centro o centrodestra e il 13% ritiene che il target elettivo sia di centro o centrodestra.
Non convince neanche il ruolo che la nuova formazione potrà avere all’interno del governo. Secondo il 38% degli intervistati, il neonato partito di Renzi indebolirà l’esecutivo, mentre il 35% è convinto che non cambierà nulla, il 7% prevede un suo rafforzamento. Riguardo alle conseguenze per il Pd, il 40% pronostica una significativa perdita di consensi dei dem, mentre il 32% ritiene che possa essere un’occasione positiva per il Pd, perché potrà essere un partito più omogeneo e coeso. È interessante osservare che una larga maggioranza di elettori del Pd (62%) saluta con favore la scelta di Renzi.