Lo stato di emergenza per la pandemia di coronavirus potrebbe essere prorogato al 31 dicembre. E la notizia non è piaciuta alla maggioranza, tantomeno alle opposizioni. Da Palazzo Chigi è arrivato, infatti, un ridimensionamento dell’annuncio: lo stesso presidente Conte ha fatto sapere che non è stato ancora deciso nulla, ma se si procedesse in questa direzione l’intenzione sarebbe comunque quella di passare per il Parlamento. Troppo forte il rischio che gli equilibri interni, già provati dalla vicenda del ponte Morandi e in trepida attesa della prova sul Mes, esplodano. Ma dall’altro anche il pericolo di un “contagio di ritorno” l’autunno prossimo, paventato da diversi virologie e specialisti, preoccupa il governo.
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Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dichiara che «il Pd è pronto a sostenere qualsiasi scelta del governo utile a contenere la pandemia». Ma tra i dem c’è chi come Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, chiede che il governo renda conto in Parlamento: «Ci attendiamo che venga a esporre preventivamente le sue ragioni, anche per raccogliere indirizzi delle Camere, in particolare rispetto alla durata della proroga e alle concrete modalità».
Il @pdnetwork è pronto a sostenere qualsiasi scelta del Governo utile a contenere la pandemia. Chi nel mondo non lo ha fatto sta pagando un prezzo drammatico
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) July 11, 2020
Marco Di Maio, capogruppo di Italia viva in commissione Affari Costituzionali, è sulla stessa linea: «Se ci sono le condizioni e le necessità di prorogare il provvedimento fino al 31 dicembre (e non abbiamo motivo di dubitare che sia cosi’), c’è un dovere che il Presidente del Consiglio ha prima di tutti gli altri: recarsi in Parlamento e confrontarsi sulle ragioni e le modalità». L’esponente di Iv ha anche chiesto che «il Parlamento venga adeguatamente coinvolto in questa decisione. Non per compiacere i parlamentari, ma perché in una democrazia rappresentativa come la nostra è quella la sede in cui fornire queste informazioni».
Protesta l’opposizione. «Allungare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre? No, grazie», ha risposto il segretario leghista, Matteo Salvini. «Gli italiani – ha aggiunto – meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto».E pubblica una foto, che ritrae Conte e il suo portavoce Casalino, che reca questa didascalia: «Conte vuole pieni poteri fino al 2021. Verso proroga stato d’emergenza. No, grazie».
Contraria anche Giorgia Meloni: «Non ho gli elementi ma mi sembra che ad oggi non ci siano i presupposti per prorogare alla fine dell’anno lo stato di emergenza che, ricordiamo, è uno strumento di cui il governo dispone per fare un po’ quello che vuole accelerando dei passaggi che altrimenti avrebbero bisogno di maggiori pesi e contrappesi. Quindi ad oggi non sarei per la proroga».
Per Forza Italia è intervenuta la capogruppo in Senato, Anna Maria Bernini: «Visto che Conte vuol prorogare lo stato d’emergenza, ci spiega a cosa serve quello in vigore adesso, che prevede la chiusura dei porti? Ora basta davvero: se stato d’emergenza significa chiudere in casa gli italiani e tenere aperti i porti a un’immigrazione senza regole, tanto vale abolirlo subito. Altro che prorogarlo».