Rischio contagio da coronavirus in aumento, legato soprattutto a casi di importazione internazionale. Per la prima volta dopo il lockdown l’indice Rt nazionale supera l’1 e si attesta a 1,01. Naturalmente è solo una media, perché esaminando i dati si nota che sono solo sei le regioni che superano l’1. Il dato più elevato in Veneto con 1,61. Il dato più basso si registra in Basilicata, con un Rt a 0,02. Lo rileva il monitoraggio settimanale del ministero della Salute e Iss relativo al periodo 6-12 luglio.
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Complessivamente, comunque, il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane «a bassa criticità». «Il numero dei casi rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile – afferma Gianni Rezza, capo dipartimento Prevenzione del ministero della Salute – L’indice Rt è 1,01, con intervalli di confidenza che vanno da poco sopra a poco sotto l’unità. Questo è dovuto alla presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti, spesso dovuti a casi importati dall’estero: ne consegue – sottolinea Rezza – la necessità di continuare con comportamenti ispirati alla prudenza. La sanità pubblica deve intervenire prontamente per intercettarli e contenerli rapidamente».
L’indice Rt, che misura il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure decise per contenere la malattia, ha superato il livello di guardia (che è 1) in 6 regioni: Veneto (1,61), Lazio (1,23), Lombardia (1,14), Piemonte (1,06), Toscana (1,24) ed Emilia Romagna (1,06).