Mentre in Italia si discute sull’ipotesi di nuove misure per contenere l’emergenza Covid-19, altri Paesi stanno adottando restrizioni molto stringenti. Il presidente francese Macron ha annunciato un lockdown nazionale fino al primo dicembre. E la cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato una nuova stretta per quattro settimane a partire da lunedì 2 novembre. Sembra essere tornati indietro di mesi quando quel che succedeva in un Paese, era destinato a replicarsi poco dopo in tutti gli altri, fino al lockdown generale.
«Il nostro sistema sanitario oggi può ancora reggere con questa sfida – spiega Merkel – ma a questo ritmo di nuove infezioni raggiungeremo i limiti delle nostre capacità in poche settimane». Di fronte allo sviluppo dei contagi (ieri i nuovi casi sono stati quasi 15 mila, il dato più alto dall’inizio della pandemia) la cancelliera riesce finalmente a imporre ai riottosi leader regionali la sua linea dura, tesa a limitare quanto più possibile i contatti fra le persone, varando misure che lei stessa ammette saranno «pesanti per l’intero Paese».
Così, dal 2 novembre dovranno nuovamente chiudere ristoranti, bar, cinema, teatri, sale da concerto, saloni di bellezza, palestre, piscine e bordelli. I ristoranti potranno tuttavia tenere aperto il servizio da asporto. Gli alberghi non potranno più ospitare turisti ma soltanto persone in viaggio per lavoro o affari, mentre il governo sconsiglia fortemente ogni spostamento non urgente o necessario. I contatti privati saranno limitati a 10 persone, appartenenti al massimo a due famiglie, e saranno intensificati i controlli. Sospese le manifestazioni sportive amatoriali. Quelle dei professionisti potranno continuare, ma a porte chiuse a cominciare dalla Bundesliga, dove finora erano ammesse fino a 1000 persone. Rimangono aperti supermercati, centri commerciali e negozi al dettaglio, sia pure con ingressi contingentati. E questa volta, al contrario di marzo, restano aperte in tutta la Germania anche scuole e asili nido, sempre nel rispetto dei protocolli igienici e di distanziamento.
Sul piano economico ha previsto un pacchetto di ammortizzatori, 10 miliardi, per compensare parzialmente le aziende colpite. Quelle con meno di 50 dipendenti riceveranno in novembre il 75% dei loro incassi nello stesso mese del 2019. Per artisti e autonomi dello spettacolo, prestiti di emergenza quasi senza interesse. I partiti dell’opposizione già accusano il governo di distruggere l’economia con provvedimenti anticostituzionali, ma quello che Merkel ha definito uno «sforzo nazionale» è sostenuto da tutti i governatori.
Un documento del ministero dell’Interno pubblicato dalla Bild restituisce un quadro preoccupante della situazione in Germania. Solo quattro land su sedici sono rimasti sotto la soglia critica dei 50 infetti registrati nell’ultima settimana ogni 100mila cittadini. Anche il ritmo dei ricoveri in terapia intensiva sta crescendo: 108 pazienti in 24 ore per un totale di 1470, dei quali 688 attaccati al respiratore. I posti letto ancora liberi in terapia intensiva sono 7.642 (21.747 sono occupati). Il tasso di mortalità è del 2,2%.