Niente tavolate al ristorante, il limite di quattro persone resta anche in zona bianca. Il ministero della Salute corre ai ripari dopo l’interpretazione da “liberi tutti” data dalle ultime linee guida sulle riaperture e ribadisce la priorità della norma primaria, in questo caso il Dpcm in vigore fino al 31 luglio. La misura, dunque, resta: «In zona gialla e in zona bianca quando si sta nel locali pubblici seduti a tavola si può stare massimo in quattro persone a meno che non si tratti di conviventi o di un nucleo familiare».
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Come già accaduto in passato per la definizione di “congiunti” e per l’obbligatorietà del pass verde, anche in questo caso ci sono stati giorni di confusione dovuti alle interpretazioni diverse. Rimane però ancora un dubbio da sciogliere e riguarda i banchetti: non è infatti chiaro se in questo caso, essendo obbligatorio la certificazione verde, è consentito organizzare i tavoli con un numero maggiore di persone.
Da oggi, primo giugno, è possibile consumare in bar e ristoranti anche al chiuso. Oltre al limite di persone al tavolo, che non vale per i conviventi, resta ovviamente l’obbligo di mascherina (che si può togliere solo per mangiare e bere) e di distanziamento. Nelle zone gialle il coprifuoco anti Covid rimane alle 23. Mentre per le tre Regioni che ieri sono passate in zona bianca, ovvero Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, non ci sono limiti d’orario, sia all’aperto che al chiuso.
In base alle ultime linee guida approvate, inoltre, in bar e ristoranti va definito il numero massimo di presenze « in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria». Per il resto va assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti di tavoli diversi.