Il numero dei bambini vaccinati è in aumento. A dirlo è la rilevazione di medio termine, pubblicata sul sito del Ministero della Salute, per valutare l’impatto della legge sulle vaccinazioni obbligatorie tra i bambini nati negli anni 2015, 2014 e 2010. In diversi casi è stata raggiunta e superata la soglia minima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità pari al 95%.
L’aumento più marcato riguarda la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 94,15%, con un +2,30%. Sei sono le regioni che superano il 95%, la soglia minima raccomandata dall’Oms: Emilia Romagna (95,14%), Lazio (97, 5%) Lombardia (95,01%), Piemonte (95,7%), Toscana (95,6%), Umbria (95,93%); altre tre vi si avvicinano (Sardegna, Basilicata e Puglia, tutte di poco al di sopra del 94%).
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Per l’esavalente -contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, e influenza di tipo B – 13 regioni sono oramai oltre la soglia di sicurezza del 95%. Traguardo raggiunto e superato per i nati dal 2015 da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Ma la legge sull’obbligo ha fatto da traino anche ai vaccini solamente “raccomandati”, tutti con coperture in deciso aumento. «In aumento- si legge nel documento – anche le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica che passa da 90,90% a 91,98% e anti-meningococcica C (da 82,64% a 87,77%)».