Il consiglio d’amministrazione di Telt ha dato via libera all’unanimità alla pubblicazione degli inviti a presentare candidatura (“avis de marchés”) relativi agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base della Torino-Lione per un valore complessivo di 2,3 miliardi di euro. «L’obiettivo è di salvaguardare l’integrità della contribuzione del finanziamento europeo consentendo l’approfondimento e il libero confronto tra Italia e Francia e con l’Unione europea», così Telt spiega la decisione di dare corso alle procedure di gara relative ai lavori.
Si tratta di completare le due canne della galleria di base, sul versante francese, tra l’imbocco di Saint Jean de Maurienne e il confine italiano. In tutto un tratto di 45 chilometri. Dei 90 chilometri complessivi di galleria 9 fanno parte del primo lotto che sta per essere completato. Oltre agli 81 chilometri di tunnel, l’appalto (diviso in tre lotti) prevede anche la realizzazione delle gallerie di interconnessione tra le due canne, una ogni 300 metri.
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La comunicazione della società italo-francese arriva poche ore dopo l’intervento del premier Conte all’inaugurazione dello stabilimento Fincantieri Infrastructure nel Veronese: «Dobbiamo completare quelle ferme da anni e avviarne nuove – sottolinea il presidente del Consiglio – Ma devono essere opere che servano davvero al Paese, ne accrescano la competitività e facciano davvero l’interesse dei cittadini». Il premier ribadisce che lavorerà sul dossier Tav per «approfondire le criticità emerse» dall’analisi costi-benefici e avvierà «un’interlocuzione con la Francia e con la commissione Ue». Ma dice anche che ci sono altre opere importanti per il Paese: «Domani sarò in Sicilia con il ministro Toninelli per sbloccare un cantiere altrettanto strategico per l’Italia, se non di più, come la Ss640 Agrigento-Caltanissetta, e saremo anche in un altro cantiere al Nord».
Intanto da Bruxelles fanno sapere che «la pubblicazione degli avvisi è un primo passo necessario, ma altri ne serviranno per scongiurare il rischio di perdere i fondi europei da 300 milioni di euro». «Resta il fatto – aggiunge il portavoce Ue – che se i lavori non proseguono come previsto a causa di ritardi di qualunque natura, i fondi Ue dovranno essere ridotti successivamente». Dunque, resta ancora il rischio che ritardi nella realizzazione dell’opera portino alla riduzione dei fondi Ue. «Spero che i nostri amici italiani valutino il progetto Tav e restino impegnati, perché dire che questo progetto è negativo è un errore, è un grande progetto strutturale, importante per la Ue, la Francia e l’Italia, motivo per cui sono stati decisi importanti finanziamenti europei», ha detto intanto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.