Ad un mese dall’avvio del reddito di cittadinanza il ministero del Lavoro ha diffuso la rilevazione complessiva delle richieste inviate finora all’Inps mettendo insieme, per la prima volta, sia i moduli presentati alle poste o direttamente online, sia quelli inoltrati attraverso i Caf. I numeri complessivi dicono che le domande sono 806.878. Si tratta di oltre la metà, il 60%, della platea di poco superiore a 1,3 milioni (va ricordato che se ne deposita una per famiglia), stimata dal Governo nella relazione tecnica di accompagnamento al decreto 4/2019, convertito nella legge 26/2019.
I dati del ministero dicono anche che 433.270 domande sono state presentate da donne (54%) e 373.608 da uomini (46%). Con riferimento all’età dei richiedenti, la percentuale maggiore si concentra nella fascia d’età tra 45 e 67 anni con poco più del 61% (494.213 domande), seguono coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, con 182.100 domande (poco meno del 23%). Il resto è distribuito tra gli ultra 67enni (105.699 domande, pari a poco più del 13%) che in realtà avranno diritto alla pensione di cittadinanza, e circa il 3% tra i minori di 25 anni.
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La distribuzione regionale vede la Campania al primo posto con 137.20 domande e la Sicilia al secondo con 128.809. Insieme raccolgono il 32% delle richieste. Al terzo posto il Lazio con 73.861 moduli inviati, al quarto la Puglia con 71.535, al quinto la Lombardia con 71.310 e all’ultimo posto la Valle D’Aosta con 1.031. Fra le province la classifica è guidata da Napoli con 78.803 domande, seguita da Roma con 50.840 domande. All’ultimo posto Bolzano con 356 domande. Rispetto al canale scelto per presentare le domande, più del 72% ha scelto di recarsi ai Caf (584.233 cittadini), mentre il restante 28%, pari a 222.645 cittadini hanno scelto Poste Italiane. Le domande di reddito di cittadinanza presentate da over 67 anni (le cosiddette pensioni di cittadinanza) arrivate entro marzo 2019 sono state 105.699, pari a poco più del 13% del totale.