Nel giorno della posa della prima pietra del nuovo ponte Morandi, il Movimento 5 Stelle rilancia la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Proposta portata al tavolo di Palazzo Chigi materialmente dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in un momento assai delicato per la società controllata da Atlantia dei Benetton, messa all’indice dai Cinquestelle dopo il crollo del ponte Morandi, che oggi è coinvolta in diversi dossier e di recente anche in una ipotesi di ingresso in Alitalia.
«Per anni i concessionari delle autostrade hanno solamente arricchito il proprio portafoglio, aumentando i pedaggi al casello, spesso senza garantire un’adeguata manutenzione. E i risultati, purtroppo si sono visti», il capo politico dei Cinquestelle affida a Facebook la volontà di revocare la concessione ad autostrade. «Grazie all’impegno del ministro Toninelli, stiamo per attuare un’autentica rivoluzione che ci consentirà da gennaio del prossimo anno di avere persino tariffe ridotte e recuperi di efficienza anche oltre il 20 per cento». Di Maio spiega che «le tariffe al casello saranno legate ai reali investimenti che i concessionari effettueranno e alla qualità della gestione. Ciò significa che, se non fai gli adeguati interventi, sei fuori. Inoltre i costi di gestione dei concessionari saranno ben monitorati. Tutto questo oltre a farci risparmiare parecchio, ci permetterà di garantire anche nelle autostrade più sicurezza per le persone». Poi ha aggiunto che l’intervento sulla riduzione dei pedaggi «è il primo passo, nei prossimi giorni ne compiremo degli altri e capirete molte, molte cose. Lo abbiamo sempre detto: chi ha sbagliato deve pagare. E, ve lo assicuro, pagherà».
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La questione è però complicata dal fatto che Atlantia è stata più volte evocata come una possibile partner nell’operazione di salvataggio di Alitalia. Non è un mistero per nessuno che la Lega vorrebbe per il salvataggio della compagnia aerea anche un coinvolgimento di Atlantia. E sulla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia potrebbe aprirsi un nuovo fronte nella maggioranza. «Mi auguro che Salvini – ha detto Alessandro Di Battista a Carta Bianca – non faccia cadere il governo per propri tornaconti e che abbia maggiore coraggio nell’andare allo scontro con i poteri forti che attanagliano questo Paese. Non si opponga alla revoca delle concessioni ad Autostrade».