Il decreto Sicurezza bis è legge. Il Senato ha approvato con 160 voti favorevoli (57 contrari e 21 astenuti) il provvedimento voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini: dopo il via libera della Camera arrivato il 25 luglio questo è stato l’ultimo passaggio passaggio parlamentare prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Nel pomeriggio era arrivata la decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto. FdI come annunciato si è astenuta mentre FI non ha partecipato al voto pur rimanendo in Aula. I presenti sono stati 289, i votanti 238, la maggioranza 109. Assenti sei senatori del M5s.
Matteo Salvini ha esultato su Facebook: «Decreto Sicurezza bis, più poteri alle forze dell’ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è legge. Ringrazio voi, gli Italiani e la Beata Vergine Maria».
Durante le dichiarazioni di voto, o tramite post sui social, due senatori del Movimento 5 Stelle avevano annunciato di non votare il decreto. Oltre a loro, alla fine, altri quattro senatori M5S non hanno risposto né alla prima «chiama» né alla seconda e sono stati dichiarati assenti. Era scontato il voto favorevole della Lega e della maggioranza dei senatori M5s. Forza Italia ha deciso di non partecipare al voto e anche senatori forzisti dell’area Toti si sono allineati a questa scelta. Fratelli d’Italia, condividendo alcune norme del decreto, ha annunciato l’astensione. Contrari il Partito Democratico, Leu e alcuni esponenti di Svp e del gruppo Misto.