«Negli Usa nessuno è sopra la legge» Con queste parole Nancy Pelosi ha ufficializzato la messa in stato d’accusa del presidente americano Donald Trump. «I fatti sono chiari – ha detto Pelosi – Il presidente ha violato il giuramento di fedeltà. Consentirgli di rimanere in carica metterebbe in pericolo la nostra Repubblica. I suoi misfatti colpiscono al cuore la nostra Costituzione. A questo punto è in gioco la nostra democrazia. Il presidente non ci lascia altra scelta, se non quella di agire perché ha cercato di corrompere, ancora una volta, il processo elettorale a suo favore».Trump è accusato di avere abusato del suo potere, facendo pressioni su governi stranieri per danneggiare alcuni suoi avversari politici.
Al momento sono due i capi di imputazione: «abuso di potere» e «ostruzione della giustizia». Il caso ruota sulla telefonata del 25 luglio scorso, in cui Trump chiese «un favore» al neo presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: riaprite le indagini per corruzione a carico di Hunter Biden, figlio di Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca tra i più quotati. Il leader americano avrebbe usato come leva per smuovere Zelensky il blocco di aiuti militari per 400 milioni di dollari, già promessi al governo di Kiev.
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La Casa Bianca ha reagito subito all’annuncio della presidente della Camera Nancy Pelosi. La portavoce Stephanie Grisham ha twittato: «Pelosi e i Democratici dovrebbero vergognarsi. Donald Trump non ha fatto altro che guidare il nostro Paese – con conseguente economia in piena espansione, più posti di lavoro e un settore militare più forte, per citare solo alcuni dei suoi principali risultati. Non vediamo l’ora di avere un processo equo al Senato».Attendendo il voto del Senato, dove i repubblicano detengono la maggioranza, il presidente americano ha invitato i democratici a fare presto con l’impeachment: «I democratici buoni a nulla sono diventati pazzi. A loro non importa nulla del Paese. Pertanto io vi dico, se volete mettermi sotto accusa, fatelo ora e fatelo presto, così che si possa avere un giusto processo al Senato e il Paese possa tornare alla normalità».
The Do Nothing, Radical Left Democrats have just announced that they are going to seek to Impeach me over NOTHING. They already gave up on the ridiculous Mueller “stuff,” so now they hang their hats on two totally appropriate (perfect) phone calls with the Ukrainian President….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 5, 2019
Con l’atto di accusa della Camera l’inchiesta di impeachment per Donald Trump entra dunque in una fase cruciale. I membri dell’Aula esprimeranno il loro parere sugli articoli per la messa in stato di accusa del presidente americano, che per i democratici ha fatto pressione sull’Ucraina per ottenere un vantaggio personale in vista delle presidenziali 2020. Per l’approvazione serve la maggioranza semplice dei voti: essendo i membri 435, basterà la metà più uno, 218. Alla Camera i democratici detengono la maggioranza con 233 voti, contro i 197 dei repubblicani.
L’approvazione dell’impeachment, secondo quanto stabilisce la Costituzione, apre il processo finale che si svolge al Senato dove servono i due terzi dei voti dei cento senatori per rimuovere il presidente della Casa Bianca. Ma in questo organo del Congresso la maggioranza è repubblicana, con 53 voti contro i 47 democratici. Per ottenere la rimozione di Trump, ai liberal servono 67 voti.