In tempi non sospetti, due mesi prima del crollo nella galleria Bertè della A26 in Liguria, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, organo tecnico del Ministero delle Infrastrutture, scriveva alla direzione generale del Mit, ad Autostrade, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed a tutti i Provveditorati alle Opere Pubbliche d’Italia, segnalando «105 gallerie a rischio, sparse su tutta la rete autostradale gestita da Aspi». Ma, oltre a queste, ce ne sarebbero un’altra novantina, in carico ad altre concessionarie e probabilmente segnalate in altre lettere spedite ai gestori. A riportarlo sono i quotidiani La Stampa e Repubblica che hanno potuto visionare il dossier, ora finito agli atti dell’inchiesta sul crollo della galleria Bertè che figura appunto tra quelle a rischio.
Stando a questi documenti le gallerie non rispettano l’adeguamento previsto dalla direttiva europea 2004/54, recepita in Italia nel 2006, per quanto riguarda i sistemi antincendio. Sarebbero «prive di impermeabilizzazione di sistemi di sicurezza, di corsie di emergenza e vie di fuga, di videosorveglianza, di sensori di rilevamento dei fumi e sistemi di allarme antincendio, luci di guida in caso di evacuazione, stanze a tenuta stagna; senza un responsabile di riferimento in grado di monitorarle». La scadenza per l’adeguamento era fissato al 30 aprile. La direttiva era nata dopo l’incidente del traforo del Monte Bianco che nel 1999 costò la vita a 39 persone.
Il documento del Mit è finito agli atti dell’inchiesta sulla galleria Bertè, nella quale lo scorso dicembre si è staccata una parte del soffitto. L’inchiesta è al momento contro ignoti, l’ipotesi di reato è quella di crollo colposo. Delle 105 gallerie in carico ad Aspi, una decina si trova lungo le dorsali appenniniche tra Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna. Oltre la Bertè, sullaA26, ci sono la Turchino, vicino Genova, mentre più a Nord la Mottarone, a Verbania; la Coronata sulla A-10, Genova-Savona, limitrofa al viadotto Morandi; sulla A12 Genova-Rosignano ci sono la Monte Quezzi, la Veilino, la Monte Sperone e la Maddalena tra Rapallo e Sestri Levante; sulla A7, la Genova-Milano Serravalle, la Bolzaneto Uno, la Monte Sperone e la Monreale. Nel Nord Est, la Tarvisio sulla A23, la Udine Tarvisio. Sulla A14 Adriatica la Pedaso e la Casello Grottamare, chiusa il 23 agosto del 2018 per un incidente provocato dall’incendio di un camion, riaperta dopo 6 mesi.