Sulla riapertura della scuola a settembre si è consumato un nuovo vertice tra governo e regioni. Si è discusso soprattutto del nodo dei trasporti, ma non si è arrivati ad una intesa. Il punto principale sollevato dal presidente della Conferenza delle regioni Stefano Bonaccini è che se si mantiene il limite del 50% della capienza sui mezzi pubblici migliaia di ragazzi rischiano di restare a terra.
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Nel corso dell’incontro i governatori hanno sottoposto all’esecutivo una serie di misure, a partire dal sistema di filtraggio dell’aria, che a loro modo di vedere consentirebbero di derogare in tutto o in parte al distanziamento, come già avviene per esempio sui voli aerei. Da quanto si è appreso, la ministra De Micheli sarebbe disponibile ad accogliere le richieste di deroghe, mentre il ministro Speranza ha richiamato tutti alle indicazioni del Cts sul distanziamento di un metro anche sui mezzi pubblici. Tra le possibili misure alternative al distanziamento proposte dalla titolare dei trasporti anche l’adozione di «separatori morbidi» a bordo dei mezzi pubblici: non delle barriere di plexiglas, dunque, come era già stato proposto da alcuni, ma semmai dei divisori di stoffa.
La proposta della Commissione trasporti delle Regioni, che potrebbe essere passata al vaglio del Cts, è invece quella di valutare il «principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe per derogare al metro di distanziamento per il raggruppamento di ragazzi che viaggiano insieme». La proposta è quella di considerare i compagni di classe, e i colleghi di lavoro, come “congiunti” e di conseguenza superare la necessità di distanziamento sui mezzi pubblici.
«Sui trasporti il governo si è preso qualche altro giorno. Abbiamo chiesto l’aumento della capienza a sedere, tra pochi giorni ci sarà una decisione definitiva», spiega Stefano Bonaccini. Le Regioni sono preoccupate, temono di trovarci in trincea e «se non si interviene in questi giorni chiarendo i limiti delle capienze si rischia il caos», avvisa il governatore emiliano. La soluzione, al momento, è un rinvio: i governatori e il Mit hanno avanzato le loro propost al Comitato tecnico scientifico, che tornerà a riunirsi a breve per valutarle e finora è stato inflessibile sul distanziamento.