Saranno un’infermiera, un operatore socio-sanitario, una ricercatrice e due medici i primi cinque a ricevere il vaccino contro il Covid in Italia. Tutto pronto all’istituto Spallanzani di Roma per l’avvio della vaccinazione in programma il 27 dicembre. «La Direzione dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani comunica che nella giornata di domenica 27 dicembre, giornata del V-Day, saranno somministrati i primi cinque vaccini anti-Covid a altrettanti dipendenti dell’Istituto», si legge in una nota.
Il 27 dicembre arriveranno in Italia le prime 9.750 dosi di vaccino della Pfizer-Biontech, approvato ieri dall’Ema. Le fiale arriveranno allo Spallanzani di Roma e da lì partirà la distribuzione simbolica in tutta Italia in modo che nello stesso giorno si potranno somministrare i vaccini in tutte le regioni. L’Agenzia italiana del farmaco dovrà completare gli ultimi passaggi organizzativi e autorizzativi per il vaccino Pfizer, poi la campagna vaccinale potrà entrare ufficialmente nel vivo e nelle prossime settimane verranno inoculate le prime dosi a medici, infermieri, personali e ospiti delle Rsa italiane.
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Per quanto riguarda il piano vaccinale il commissario straordinario Domenico Arcuri, confermando la cifra di 202 milioni di dosi per l’Italia, ha evidenziato però che arriveranno «non più in 15 bensì in 21 mesi. Sanofi, che doveva fornire 40 milioni di dosi nel terzo e quarto trimestre del 2021, ha un ritardo e le darà nel secondo e terzo trimestre del 2022». Il commissario tuttavia ha chiarito che se le procedure di autorizzazione lo consentiranno ci sarà «una quantità di dosi per vaccinare tra la prossima estate e il prossimo autunno tutti gli italiani che lo vorranno».
Ad avere il maggior numero di dosi per le prime inoculazioni sarà la Lombardia, con 1.620 dosi, seguita da Emilia Romagna (975), Lazio (955), Piemonte (910) e Veneto (875). Le regioni che riceveranno meno dosi sono la Valle d’Aosta (20), il Molise (50) e l’Umbria (85). Intanto la Commissione europea ha esercitato l’opzione per l’acquisto di ulteriori 80 milioni di dosi del vaccino anti-Covid mRNA-1273, prodotto da Moderna, per gli Stati membri. Portando così le dosi totali acquistate a 160 milioni. L’autorizzazione dell’Ema per il vaccino di Moderna dovrebbe arrivare il 6 gennaio.