L’idea è la stessa del “green pass” a cui sta lavorando la Commissione europea per far ripartire il turismo internazionale: un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid o un tampone effettuato entro un certo arco temporale. L’intenzione del governo Draghi, stando a quanto emerso dalla conferenza stampa sulle riaperture, è quella di impiegarlo anche per gli spostamenti tra regioni di colore diverso o addirittura per accedere a spettacoli ed eventi sportivi.
Durante il suo intervento, il premier Mario Draghi, ha detto che il documento consentirà di spostarsi tra regioni ad alto rischio di Covid. Gli spostamenti tra le regioni di fascia gialla saranno liberi da maggio, mentre per muoversi tra regioni che si trovano in fasce diverse – in assenza di motivi di salute, lavoro o necessità – bisognerà avere un certificato che dimostri di essere stati sottoposti al vaccino (con doppia dose nel caso di vaccini che lo prevedano), di avere un tampone negativo (antigenico o molecolare) effettuato nelle 48 ore precedenti o di aver avuto il Covid ed essere guariti (dunque test sierologico, più tampone per attestare l’attuale non positività).
È il modello europeo che l’Italia ha deciso di adottare «per muoversi tra le regioni che non sono gialle» anche in vista dell’estate. In questo modo, anche nei luoghi che non hanno contagi bassi, si potrà andare in vacanza e questo agevolerà il turismo. Secondo quanto si apprende, non solo chi ottiene il certificato avrà la possibilità di spostarsi liberamente nel territorio nazionale; ma potrà anche accedere a determinati eventi (culturali, sportivi) riservati ai soggetti muniti di pass.
Le modalità di rilascio, in particolare per quanto riguarda chi dovrà certificare l’idoneità, saranno chiarite nel decreto del governo che dovrà indicare se basti un’attestazione o sia invece necessario il tesserino dell’autorità sanitaria.