L’Italia guadagna un’ora di libertà con lo spostamento, a partire da oggi, del coprifuoco alle 23. L’approccio del premier Draghi non cambia: un passo alla volta, «con gradualità». Ma la svolta è netta. Grazie al miglioramento dei dati epidemiologici, la cabina di regia e poi il Cdm hanno dato il via libera al nuovo decreto sulle riaperture, che entra in vigore oggi e sposta di un’ora il coprifuoco, che da quando è entrato in vigore è stato valido dalle 22 alle 5, orario in cui non si poteva uscire di casa se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute.
LEGGI ANCHE: Coprifuoco, matrimoni e palestre: le nuove date delle riaperture
Il governo ha fissato tre date per arrivare all’eliminazione del coprifuoco nelle regioni che si trovano in fascia gialla. Nel decreto approvato dal governo è specificato che «con ordinanza del ministero della Salute possono essere stabiliti limiti orari agli spostamenti diversi da quelli previsti, per eventi di particolare rilevanza».
La prima tappa è lo slittamento dell’orario dalle 22 alle 23. Da oggi il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22 alle 5, sarà ridotto di un’ora: il rientro a casa sarà quindi possibile fino alle 23.
Dal 7 giugno si potrà circolare dalle 5 e fino alle 24. Dopo questo orario sarà consentito uscire dalla propria abitazione soltanto per «comprovate esigenze», vale a dire motivi di lavoro, salute e urgenza. Bisognerà avere l’autocertificazione e indicare il luogo di partenza, quello di arrivo e la ragione dello spostamento.
Dal 21 giugno non ci sarà più alcun limite di orario relativo agli spostamenti.
Nelle zone bianche il coprifuoco viene invece abolito da subito. Le regioni che entreranno in zona bianca non avranno alcun limite di orario per gli spostamenti. Ma fino al 21 giugno i governatori e i sindaci potranno comunque porre limitazioni legate a particolari esigenze, fissando regole decise da un tavolo tecnico.