Tutto o niente in una notte. Italia-Inghilterra, in programma domenica 11 luglio alle 21 allo stadio Wembley di Londra, sarà una finale inedita, mai vista agli Europei di calcio, anche perché nella loro storia gli inglesi non ne hanno mai disputata una prima. E anche perché sarà la prima volta che gli azzurri sfideranno i britannici in una finale di una grande competizione.
La nazionale si avvicina all’ultimo atto di Euro 2021 in un clima di entusiasmo misto a complottismo tipicamente italico, per i favoritismi di cui starebbe beneficiando l’Inghilterra, che inizialmente doveva essere soltanto la sede della Final Four, e poi pian piano diventata la protagonista assoluta di questo Europeo. La verità è che a soffiare sul fuoco della dietrologia è stata soprattutto la politica che ancora non dimentica l’affare Superlega, affossato da Ceferin con l’aiuto decisivo di Boris Johnson, o il tentativo di Mario Draghi (e della Germania) di scippare la finale a Wembley, con il pretesto della variante Delta. Quasi per uno scherzo del destino la finale sarà proprio Inghilterra-Italia, due Paesi che non sono particolarmente rivali, almeno fino ad oggi. Quel che è certo è che, accantonando sospetti e maldicenze, l’Inghilterra ha uno straordinario vantaggio: come tutte le partite precedenti (eccezion fatta solo per i quarti, disputati proprio all’Olimpico di Roma), giocherà anche la finale in casa. Si spera non con arbitraggio casalingo, dopo il rigore regalato a Sterling contro la Danimarca che ha alimentato i cattivi pensieri.
Domenica a Wembley per la finalissima ci saranno circa 65mila spettatori. Tutti inglesi. O quasi. In realtà un piccolo contingente azzurro ci sarà comunque. Ci dovrebbe essere una quota destinata a tifosi italiani, anche se con la vendita limitata ai soli residenti nel Regno Unito per le norme anti-Covid: contro la Spagna in semifinale erano stati 6.500 e si spera di confermarli. Infine la FederCalcio ha ottenuto dalla Uefa l’ok per una trasferta di mille tifosi dall’Italia: solo che per partecipare, bisognerà sborsare la modica cifra di 610 euro per il volo charter (obbligatorio, non si può prendere un comune aereo di linea), più altri 95 euro per il biglietto, senza dimenticare i 5 giorni di quarantena al ritorno. Insomma, 700 euro di spesa e una settimana di ferie, praticamente come una vacanza: per gli italiani la finale è un lusso da ricchi. Alla fine, i tifosi inglesi saranno almeno cinque volte tanti quelli italiani. E la differenza sugli spalti si sentirà.
Insomma, Euro 2021, che doveva essere il primo Europeo itinerante della storia, l’Europeo di tutti, è diventato l’Europeo dell’Inghilterra. La politica e il Covid hanno soltanto estremizzato questa situazione, visto che la rinuncia di Dublino ha portato un’altra partita a Wembley (l’ottavo giocato dall’Inghilterra) e l’emergenza della variante Delta ha portato all’introduzione di reciproche restrizioni che di fatto impediranno la trasferta dei tifosi italiani. L’Inghilterra sarà favorita, come è stato sempre nella storia per i Paesi ospitanti. Poi non sempre nel calcio i Paesi ospitanti favoriti vincono. Anzi, agli Europei quasi mai.