Alla fine è stata una questione di decimali. La Sicilia si è salvata dalla zona gialla perché secondo i dati della cabina di regia sull’emergenza coronavirus manca uno 0,8% per superare la soglia di occupazione delle terapie intensive. I numeri di Agenas la davano al di sopra della soglia, ma a quanto pare tra questi e quelli dell’Istituto Superiore di Sanità c’è un differenziale dovuto proprio all’incremento della disponibilità di posti letto messo in campo dalla regione in extremis.
Insomma, mentre i dati Agenas e Iss coincidono per i tassi di occupazione di pazienti Covid nei reparti ordinari, non succede altrettanto per le terapie intensive. Secondo i dati comunicati ad inizio agosto la Sicilia ha tra gli 830 e gli 840 in rianimazione. E non i 762 registrati da Agenas. Da qui il salvataggio in extremis dell’isola dalla zona gialla per un’altra settimana.
Secondo i dati riportati dall’Iss- Ministero della Salute nel consueto monitoraggio settimanale valido per le decisioni da adottare in cabina di regia sulle fasce di colore, la Sicilia registra il 9,2% di occupazione di posti letto in rianimazione. Così come la Sardegna. Segue al 6,7% la Toscana e la Calabria al 6,5% con l’Emilia Romagna al 5,8%. La Sicilia è oltre soglia per occupazione di posti letto in area medica da pazienti Covid con il 16,5% (contro il tetto del 15%), seguita, ma dentro soglia, dalla Calabria con 13,8%, Sardegna (9,9%) e Basilicata (9,6%).
L’Italia, dunque, resta tutta bianca anche la prossima settimana. In Sicilia ad ogni modo i contagi e i ricoveri sono in crescita costante. L’incidenza dei contagi è salita a quota 155 ogni 100mila abitanti (al primo posto in Italia con la Sardegna). Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 1.377 (rispetto a 7.260 in Italia), un quinto del totale. Mentre i decessi (16) sono stati quasi un terzo di quelli italiani (55). Con questo trend il passaggio in giallo è solo rinviato di una settimana. Intanto un sospiro di sollievo lo tirano soprattutto ristoratori e titolari di bar e locali, che già si preparavano alla stretta. Anche se il cambio di colore non avrebbe in realtà comportato grandi cambiamenti. I ristoranti restano aperti senza limiti di orario, ma in zona gialla il limite di commensali al tavolo è di quattro persone, con una deroga per i conviventi.