Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas nel quarto trimestre 2021. Le misure per oltre tre miliardi di euro prevedono il taglio (momentaneo) di alcuni oneri di sistema e l’ampliamento della platea della famiglie beneficiarie di bonus.
Nello specifico 2 miliardi sono destinati ad eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas. Gli oneri di sistema sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di CO2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Arrivano inoltre 450 milioni per rafforzare il bonus sociale sulle bollette destinato alle famiglie in difficoltà economica e con malati gravi. L’intervento fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a fine giugno per limitare anche in quell’occasione un aumento doppio delle bollette per il terzo trimestre.
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Le nuove misure intervengono a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del bonus energia: nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui; nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli); percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute. Per costoro sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta. Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti l’Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5%. Il mancato introito è parzialmente compensato con l’utilizzo di una parte, pari a 700 milioni, dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2.
«In assenza di un intervento del governo – ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi durante i lavori dell’assemblea nazionale di Confindustria – nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40% e quello del gas del 30%», confermando quanto aveva già detto alcuni giorni fa il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. «Per questo – ha aggiunto Draghi – abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese». Per il problema del costo dell’energia Draghi auspica un approccio su base europea, come è avvenuto per l’acquisto dei vaccino contro il Covid: «Serve un’azione più strutturale anche a livello europeo per diversificare le fonti di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti».