L’Italia somministrerà la terza dose o il richiamo del vaccino anti Covid cinque mesi dopo l’ultima inoculazione. Nel frattempo l’iter che potrebbe portare al debutto, in tempi brevi, del cosiddetto super Green pass ha preso ufficialmente il via. È questo l’esito del vertice tra il governo e le Regioni, che hanno chiesto di «premiare chi si vaccina», spingendo per dare il via libera al provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale.
Una misura confermata dal ministro Speranza sui social: «La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti». È stata emanata la circolare del ministero della Salute che autorizza la somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid già dopo 5 mesi dall’ultima dose. Il provvedimento andrà in Gazzetta Ufficiale martedì 22 novembre per entrare in vigore mercoledì.
Come si legge nella circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, «tenuto conto dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale e ripresa della curva epidemica e in un’ottica di massima precauzione, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di Aifa, l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per le quali è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con una unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati per la stessa, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato».