A partire da oggi, in Italia, sarà obbligatorio indossare le mascherine FFp2 ogni volta che ci si reca al cinema, a teatro, nei locali di intrattenimento e in quelli assimilati (come i musei), allo stadio, a vedere un evento sportivo, sui mezzi di trasporto (sia a lunga percorrenza, sia sui mezzi pubblici locali). Non solo: sarà obbligatorio indossare una mascherina — almeno chirurgica — all’aperto e in tutti i luoghi chiusi che non richiedono la Ffp2: nei luoghi di lavoro, nei ristoranti, nei bar, nei negozi.
Queste decisioni, prese da governo per contrastare la circolazione della variante Omicron, riportano in primo piano le differenze tra i diversi tipi di mascherina, uno strumento decisivo in quasi due anni di pandemia. Varie ricerche hanno rilevato che i modelli Ffp2 offrono una maggiore protezione dai contagi rispetto alle mascherine di tessuto o a quelle chirurgiche, sia per chi le indossa sia per gli altri.
Come spiega l’Iss, le Ffp2 hanno un alto potere filtrante: non consentono la trasmissione di microrganismi (sia virus che batteri) alle persone che si trovano nei pressi di chi indossa la mascherina e all’ambiente, ma proteggono anche chi le indossa dal rischio di essere infettati. Il loro impiego è consigliato soprattutto nelle circostanze in cui non si possa mantenere il distanziamento fisico, nei luoghi affollati e in quelli in cui non c’è un adeguato ricambio di aria.
Prima della pandemia le mascherine Ffp2 erano utilizzate soprattutto in ambienti di lavoro: fanno parte di una categoria di mascherine dette “semimaschere facciali” (la sigla Ffp sta per filtering facepiece), realizzate in parte in tessuto e in parte con un apposito materiale filtrante. All’interno dell’Unione Europea sono divise in tre fasce di protezione, dalla meno protettiva a quella più protettiva. Sono state pensate per impedire alle particelle di varia grandezza di contaminare il sistema respiratorio: le Ffp1 vengono consigliate nel settore delle costruzioni, le Ffp2 nell’industria metallurgica, le Ffp3 nell’industria chimica o durante operazioni molto delicate, come ad esempio la rimozione di materiale altamente tossico.
La decisione del governo di rendere le mascherine Ffp2 obbligatorie in alcuni luoghi dove si può creare un assembramento di persone e sui mezzi di trasporto segue quella di altri governi e amministrazioni locali in Europa, che avevano approvato misure simili in passato. Con il nuovo decreto inoltre le Ffp2 saranno obbligatorie fino alla fine dello stato di emergenza, che è stato prorogato al 31 marzo.