Anche il secondo scrutinio dell’elezione del presidente della Repubblica non ha portato a un risultato, come previsto. Ma la principale notizia delle ultime ore è che il centrodestra ha ufficialmente proposto tre candidati: la vicepresidente della Lombardia Letizia Moratti, l’ex magistrato Carlo Nordio e l’ex presidente del Senato Marcello Pera. Tre personalità dell’area di centrodestra che, nelle intenzioni del segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha condotto in prima persona le trattative con gli altri leader politici, potrebbero raccogliere un consenso più ampio rispetto a quello della sola coalizione.
I leader del centrodestra hanno assicurato che non sono nomi proposti con la consapevolezza che saranno respinti, e quindi soltanto per poter poi dire di aver ricevuto dei rifiuti dagli altri partiti. «Non sono candidati di bandiera», ha detto Salvini, mentre il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha detto che il centrodestra ha «messo le migliori risorse in campo per servire la Repubblica». «Chi spera nella disarticolazione del centrodestra resta spiazzato», ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Il centrosinistra e il M5s non li hanno accettati e hanno invece richiesto per domani un incontro fra i leader dei principali partiti.
Letizia Moratti, 72 anni, è vicepresidente e assessore al Welfare nella giunta regionale lombarda presieduta da Attilio Fontana, chiamata a sostituire Giulio Gallera nel pieno dell’emergenza Covid. Sindaca di Milano per una sola legislatura, tra il 2006 e il 2011 ed è stata poi sconfitta al secondo tentativo nella sfida con Giuliano Pisapia. In precedenza era stata ministra dell’Istruzione nel governo Berlusconi (tra il 2001 e il 2006) e presidente della Rai tra il 1994 e il 1996. Non è formalmente iscritta a Forza Italia, ma è considerata vicina a Silvio Berlusconi che, prima di candidarla a Palazzo Marino per succedere a Gabriele Albertini, l’aveva indicata come possibile vicepremier.
Carlo Nordio, 74 anni, è un magistrato in pensione. Si è occupato di reati economici e corruzione e negli anni Ottanta ha condotto indagini sulle Brigate Rosse. Negli anni di Tangentopoli e delle inchieste sulla corruzione in politica, ha indagato sulle cooperative rosse e in questo ruolo ha acquisito le simpatie della destra in una fase in cui il pool di Mani Pulite era considerato vicino al centrosinistra. Quello di Nordio è il nome che Fratelli d’Italia ha espresso pubblicamente nei giorni scorsi e che la presidente Giorgia Meloni ha chiesto di inserire nella rosa della coalizione.
Marcello Pera, 78 anni, è stato presidente del Senato nella legislatura interamente a trazione berlusconiana, tra il 2001 e il 2006. Ha un passato accademico nell’ambito della filosofia della scienza (è stato docente a Catania e a Pisa), è stato vicino al Psi e aveva aderito a Forza Italia nel 1994 assieme all’amico e collega Lucio Colletti. È stato senatore fino al 2013. Il suo fugace ritorno sulle scene della politica era stato nel 2016 per la campagna referendaria che lo aveva visto accanto a Giuliano Urbani.
Gli altri nomi erano circolati nelle ultime sono quelli di Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze nei governi guidati da Silvio Berlusconi, da sempre considerato un anello di congiunzione tra Forza Italia e Lega;Pier Ferdinando Casini, senatore eletto tra le fila del Pd; Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. Secondo alcune fonti, sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi di provare a cercare di trovare una convergenza con Pd e M5S sui nomi della rosa; ma in mancanza di un accordo non si esclude di puntare sul presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, alla quarta votazione.