Ultimo atto di Speranza: pronte a partire 1 milione di multe da 100 euro per over 50, docenti, forze dell’ordine e sanitari che non si sono vaccinati entro il 15 giugno. Una “nuova” ammenda che in questo periodo non certo facile per i contribuenti italiani va a sommarsi ai rincari delle bollette di luce e gas e alle 13 milioni di cartelle esattoriali che saranno notificate tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
A qualcuno tutto questo massacro fiscale deve essere sembrato ancora poco, visto che il ministero della Salute avrebbe comunicato all’Agenzia delle Entrate i nominativi di un altro milione di cittadini italiani «colpevole» di aver detto no alla vaccinazione Covid oppure al richiamo. Dopo le aggressioni mediatiche, dopo essere stati messi ai margini della vita civile, esclusi dal lavoro e privati dello stipendio, adesso i non vaccinati saranno destinatari di una raffica di raccomandate per la notifica della multa da 100 euro.
LEGGI ANCHE: Adesso una commissione d’inchiesta sul Covid
Entro il 30 novembre un milione di italiani riceverà la comunicazione. In base alle norme tuttora vigenti, infatti, resta una sanzione di 100 euro per gli ultracinquantenni che non siano risultati vaccinati dall’8 gennaio al 15 giugno scorso. Sanzione estesa pure al personale medico e paramedico, ai docenti e al personale scolastico, alle forze dell’ordine che, sempre al 15 giugno scorso, non siano risultati vaccinati o in regola con i vari richiami obbligatori. Nell’elenco non ci sono solo coloro che hanno rifiutato la vaccinazione per loro volontà, ma pure coloro che non hanno avviato o completato il ciclo vaccinale avendo riscontrato una reazione avversa o avendo ottenuto inizialmente un’esenzione medica.
Ovviamente le urgenze del nuovo governo saranno di ordine economico e di tenuta sociale, ma non si possono dimenticare che le esclusioni e le punizioni dal lavoro hanno avuto un prezzo e sono avvenute in nome dell’emergenza, spinte da una propaganda a senso unico il cui apice arrivò con le assurdità pronunciate dal premier uscente Mario Draghi: «L’appello a non vaccinarsi è appello a morire. Chi non si vaccina, si ammala e muore. Chi non si vaccina, contagia e fa morire».
Il nuovo governo potrebbe mettere la parola fine a questa continua emergenza cancellando restrizioni e obblighi. Queste mosse a costo zero avrebbero un grande valore, sul piano sociale e persino economico. Specie se decidessero di annullare le multe pronte per chi non si è vaccinato e ad una sanatoria per le sanzioni irrogate nel periodo del Covid. Nei giorni scorsi, un documentato articolo de Il Sole 24 Ore aveva prefigurato l’eventualità di una sanatoria, ricostruendo correttamente anche l’iter parlamentare del penultimo decreto (il cosiddetto Aiuti bis), nel quale già si era cercato di porre rimedio a questo sproposito, ma il governo aveva detto no per mancanza di copertura. Vediamo cosa farà il nuovo esecutivo.