Garante della Costituzione sì, ma anche un po’ politico. Sergio Mattarella dismette i panni di arbitro e indossa quelli di difensore. Si intende difensore del metodo Speranza che ha gestito la pandemia sino ad oggi e che adesso il governo Meloni si appresta a non replicare. Proprio mentre il neo ministro Orazio Schillaci annuncia l’addio al bollettino Covid e il reintegro dei medici non vaccinati, ecco che dal Quirinale il Capo dello Stato entra nel dibattito politico.
Il presidente della Repubblica, durante la celebrazione dei giorni della Ricerca, ha voluto lanciare un messaggio di prudenza, specificando come «dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione». E prosegue: «La sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse».
Parole che sembrano un vero e proprio monito rivolto al nuovo esecutivo di Giorgia Meloni. Quest’ultimo, infatti, ha già improntato un radicale cambio di rotta rispetto a quello che è stato l’orientamento sanitario del governo Conte prima e Draghi poi. E ne è stata offerta una chiara dimostrazione, anche con l’intenzione espressa nei giorni scorsi di rinviare le multe nei confronti dei non vaccinati over 50 e l’addio al bollettino quotidiano sui contagi del Covid.
Da Viale Lungotevere Ripa 1 intendono procedere spediti. D’altronde Meloni lo aveva detto: «La scienza non è religione», dunque bisogna seguire gli scienziati ma senza il paraocchi dell’ideologia. «Pertanto – fa sapere Schillaci – anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso».
Ma dalle parole di Mattarella, sembra quindi posticipato un ritorno alla normalità. Non a caso il Capo dello Stato risulta essere l’ultima figura istituzionale, che ha presieduto i due governi dirigisti precedenti, almeno nell’ambito della tutela della salute pubblica. Insomma, pare che le influenze di Roberto Speranza siano ancora vive all’interno delle stanze del Quirinale. Ma adesso dovrà dar conto della propria totale terzietà anche nelle dichiarazioni rilasciate. Questo sempre in conformità ai dettami costituzionali.