Secondo Roberto Speranza, la decisione di privare del lavoro e dello stipendio chi non si era vaccinato era l’unica scelta per fermare morti e contagi. E non perde occasione per tornare alla ribalta. L’ultima gliel’ha offerta la Consulta, con il suo incredibile pronunciamento a favore della limitazione delle libertà individuali. «La sentenza della Corte riconosce la razionalità delle scelte che sono state fatte», sentenzia all’indomani della decisione della Corte costituzionale. «Il governo ha deciso di fare una scelta forte. Del resto, i governi devono scegliere».
Nel resto del mondo, però, i governi hanno preso scelte altrettanto forti (non prevedendo l’obbligo) che non hanno portato, in alcun caso, all’aumento dei contagi Covid. Dal primo gennaio al 30 giugno di quest’anno, cioè dal giorno in cui è entrato in vigore l’obbligo vaccinale, pena non poter svolgere le funzioni di medico, infermiere, poliziotto o professore (ma il diktat aveva valore anche per i cinquantenni), in Italia si sono registrati 12,5 milioni di nuovi contagi e i morti di Covid sono stati 31.000. Dunque, seguendo il ragionamento di Speranza, se dagli ospedali non fossero stati cacciati i sanitari non vaccinati, dalle scuole i docenti non immunizzati e dai commissariati gli agenti renitenti all’iniezione, i contagi e i morti sarebbero stati maggiori. Peccato che questa teoria non abbia alcuna evidenza. Anzi, semmai esiste più di una conferma del contrario.
Infatti, basta guardare che cosa è accaduto in Germania, che non ha adottato i divieti del governo Draghi. Come riporta La Verità i contagi hanno superato i 21 milioni e i morti nel periodo considerato sono stati 25.000, dunque quasi 6.000 in meno rispetto all’Italia. E dire che i tedeschi sono 83 milioni, cioè 24 milioni più di noi. In rapporto alla popolazione, la mortalità di Covid nei primi sei mesi del l’anno in corso è la seguente: 525 decessi per milione in Italia, 308 in Germania.
In Francia la prima parte dell’anno si è chiusa con 20 milioni di casi, 25.000 morti e un’incidenza fra popolazione e morti positivi al coronavirus pari a 372 vittime per milione. In Spagna i contagi registrati sono stati 6 milioni, i morti 17.000 e la mortalità è pari a 370 per milione. Dunque, al contrario di quanto sostiene Speranza, l’obbligo vaccinale non ha fermato né i morti né i contagi, per il semplice motivo che, a differenza di quanto si è voluto far credere, il vaccino non fermava i contagi e perciò non poteva neppure funzionare per bloccare la diffusione del virus.
La decisione della Corte Costituzionale risulta dubbia dopo che, quattro giorni fa, l’Alta Corte greca, in controtendenza, ha annullato l’obbligo vaccinale imposto agli operatori sanitari, perché ritenuto incostituzionale. E apre anche un precedente per futuri obblighi di qualsiasi altro genere.
E ancora il giudice Ralph Porzio, della Corte Suprema di New York, ha ordinato nelle ultime ore il reintegro di 16 operatori sanitari che erano stati licenziati all’inizio di quest’anno per aver rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19, di cui era stata decretata l’obbligatorietà per i dipendenti della Grande Mela. Una decisione diametralmente opposta rispetto a quella della nostra Consulta. Il giudice americano ha stabilito l’illiceità dell’obbligo, sostenendo che il commissario alla salute cittadino non disponga dell’autorità di alterare a posteriori le condizioni contrattuali d’impiego.