Spesso l’Unione europea è costretta a rinviare decisioni su temi cruciali, mentre su questioni di minore priorità sembra adottare un atteggiamento più deciso. Peccato però che in molte occasioni si decida di sacrificare le esigenze in nome di scelte green. Ne è un esempio una delle ultime proposte della Commissione europea, che vorrebbe mettere da parte il cosiddetto bugiardino nelle confezioni dei farmaci a cui siamo abituati, utile per fornire le informazioni al cliente, nell’ambito di una riforma digitale.
L’idea sarebbe quella di sostituire il classico foglietto illustrativo con un codice Qr da inquadrare e leggere con lo smartphone. A riferirlo è il quotidiano spagnolo El Pais. Il tutto per ridurre l’uso della carta e di conseguenza risparmiare sui costi. L’innovazione verde però presenterebbe più di qualche problematica e avrebbe un impatto non indifferente in particolar modo sugli anziani, che in larga parte ricorrono all’uso dei farmaci e che in molti casi non hanno un buon rapporto con la tecnologia.
La pandemia di Covid ha dato ampia dimostrazione di quale sia il metodo per raggiungere risultati che fanno comodo al sistema e che danneggiano invece la popolazione, nella maggior parte dei casi impoverendola, sia economicamente che a livello sociale e di sovranità nazionale. E così ecco che dopo le case green e le auto elettriche, la nuova crociata europea è contro i bugiardini contenuti nelle scatole dei farmaci. Di nuovo, Ue e questioni farmaceutiche si ritrovano in un connubio perfetto.
E così mentre crescono i malori e le morti improvvise dovute ai vaccini anti-Covid, mentre l’inflazione vola e la Bce cerca soluzioni, mentre i migranti continuano a morire in mare, l’Europa pensa alle vere priorità. Non il gas, non la povertà, ma i bugiardini dei farmaci. Non è che, per caso, c’è invece l’interesse di favorire ancora una volta le case farmaceutiche e fare in modo che sempre meno persone siano informate sui medicinali che stanno assumendo e sempre meno persone leggano gli effetti collaterali?
Dietro l’idea nobile di ridurre l’uso della carta e risparmiare sui costi, potrebbe dunque esserci ben altro. E visto quello che stanno facendo con gli effetti avversi dei vaccini anti-Covid c’è da scommetterci che lo spreco di carta è solo l’ennesimo specchietto per le allodole utilizzato dall’Europa. La Commissione non sta facendo altro che dare un ennesimo aiuto ai bilanci delle Big Pharma.