I danneggiati dal vaccini anti-Covid e i medici sospesi, organizzati in comitati ed associazioni, preparano azioni legali verso i protagonisti della gestione della pandemia, a partire dall’ex ministro della Salute Roberto Speranza e dall’Associazione italiana del farmaco. Dopo le rivelazioni di “Fuori dal Coro”, il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4 che ha affrontato il tema degli effetti collaterali dei vaccini, le vittime di effetti avversi sono pronti a tutto pur di ottenere, finalmente, giustizia.
Come Federica Angelini, intervistata da Marianna Canè per La Verità: «Perché la magistratura non si è ancora attivata? Noi danneggiati da vaccino abbiamo bisogno di risposte, verità e giustizia, oltre a diagnosi e terapie. Sembra che quello che è accaduto debba essere nascosto tutto è stato coperto da un terribile silenzio, a partire dai dati sugli effetti avversi. Con la sorveglianza attiva ci sarebbe stata almeno una speranza di poter guarire, invece così siamo lasciati nell’oblio. Non è giusto. Stesso discorso vale per le analisi preventive: se prima di invitare la gente a vaccinarsi avessero individuato determinate patologie come rischiose e avessero suggerito strumenti preventivi, si sarebbero potuti evitare danni. Io dopo AstraZeneca brucio da due anni, un male che non dorme mai, non mi lascia tregua. Ho scoperto che ho delle mutazioni genetiche che potrebbero aver causato questa reazione: se avessi fatto prima analisi mirate, avrei evitato tutto questo».
L’Aifa è ritenuta responsabile di aver bloccato le indagini sulle autopsie delle persone venute a mancare dopo essersi sottoposte al vaccino contro il Covid-19. Fu proprio l’allora direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, secondo quanto riportato dai documenti interni mostrati in esclusiva nella trasmissione “Fuori dal Coro” di Mario Giordano, che avrebbe interrotto le indagini sulla morte del militare Stefano Paternò, deceduto a marzo del 2021, e di altre quattro persone.
Jenny Lopresti, avvocato e referente del Coordinamento Comitati dei guariti, ha confermato alla Verità di volere giustizia: «Per questo stiamo preparando una nuova azione legale sulla base delle rivelazioni su Aifa. Non ci fermeremo: l’Agenzia sapeva che vaccinare i guariti poteva essere pericoloso, ma non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni».
Il dottor Dario Giacomini, ha chiesto che vengano prese in considerazione le responsabilità di organi tecnici come, oltre ad Aifa, il Cts e gli ordini professionali:«Hanno taciuto informazioni fondamentali, creando un danno di salute, di fiducia ed economico a chi è stato sospeso. Noi sanitari abbiamo sempre sottolineato i dubbi sulla campagna vaccinale e per questo siamo stati denigrati, perseguitati».