Prendere il Covid sarà come beccarsi un’influenza. Niente più obbligo né forte raccomandazione di rimanere a casa e con i contatti diretti che potranno tranquillamente auto sorvegliarsi, senza sottostare a nessuna particolare indicazione. Il Consiglio dei Ministri di lunedì 7 agosto dice addio all’isolamento per i positivi. Dopo lo stop al Green pass, quarantena per i contatti stretti e obbligo di mascherine, cade anche l’ultima norma simbolo del Covid. Già tre mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, pur ricordando che il Covid-19 resta una minaccia.
Ore contate, quindi, per l’articolo 10 ter del decreto legge 52 del 2021 sul divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura dell’isolamento a causa del Covid. Stop anche all’indicazione per regioni e province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi a ministero e Iss. All’interno di un decreto legge omnibus presentato dal Consiglio dei ministri dovrebbero infatti essere inserite anche le abolizioni di questi obblighi, in vigore con varie modificazioni dall’inizio della pandemia. Lo riporta l’Agi dopo aver visionato la bozza del provvedimento.
L’ultima circolare che aveva regolamentato l’isolamento dei positivi era stata emanata lo scorso 31 dicembre: chi si contagia con il virus del Covid è tenuto a restare a casa per 5 giorni. Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento termina anche prima dei 5 giorni con un test negativo. Ma la norma non riporta una data di scadenza e non c’è quindi un automatismo per la sua decadenza. Gli altri stati Ue hanno già tolto isolamento e quarantena da circa un anno: l’ultima è stata la Francia il 1 febbraio scorso.
Senza questa ultima restrizione dovrebbe finire anche il sistema di monitoraggio dei dati relativi a contagi, ricoveri e decessi quotidiani con pubblicazione settimanale. Resterà l’acquisizione settimanale come accade per l’influenza. Un ulteriore passo avanti accompagnato dalla rabbia di chi chiede ancora giustizia per quanto accaduto durante la pandemia. E pretende che i responsabili di certe decisioni rispondano per quanto accaduto.
Al Ministero sanno, però, che il virus non è sparito e dovrebbe restare la possibilità di emettere ordinanze urgenti per il ministro della Salute. Per l’autunno è prevista una campagna vaccinale non negli hub, ma attraverso farmacie e medici di famiglia. Non obbligo, a raccomandazione a vaccinarsi per over 65 e pazienti fragili e fragilissimi di tutte le età. La campagna vaccinale dovrebbe andare in parallelo con quella antinfluenzale.