Ora il partito di Matteo Renzi ha un nome. «Il nome della nostra nuova sfida sarà ‘Italia viva’», ha detto il senatore arrivando a “Porta a Porta”. Renzi nel salotto di Bruno Vespa spiega il perché dell’addio al Partito democratico e della formazione di gruppi parlamentari autonomi ufficializzato con un post su Facebook. «Il tema – sostiene Renzi – è non fare una cosa politichese, antipatica, noiosa, vogliamo parlare a quella gente che ha voglia di tornare a credere nella politica. Io voglio molto bene al popolo del Pd. Per sette anni ho cercato disperatamente giorno dopo giorno, di dedicare loro la mia esperienza politica. Dopo di che i litigi, le polemiche, le divisioni erano la quotidianità».
L’addio di Renzi al Pd agita la scena politica italiana. Il segretario Dem Zingaretti afferma che «è un errore, ma noi guardiamo al futuro degli italiani». E per Delrio «le divisioni non hanno mai portato al rafforzamento del centrosinistra». Il premier Conte esprime «perplessità per la singolare scelta dei tempi». «Nessuna sorpresa» per Di Maio, mentre Grillo commenta: «I Mattei (Salvini e Renzi ndr) sono passati entrambi alla minchiata d’impulso, il paese è instabile e pieno di rancori, non è il momento di dare seguito a dei narcisismi. Il rischio è Pontida capitale». Salvini attacca: «Renzi? Che pena, cosa non si fa per salvare la poltrona…». Toti invece si augura «che la scelta di Renzi porti chiarezza e che si abbandoni ogni ipotesi di ritorno al proporzionale».