È saltato l’accordo per il cessate il fuoco in Libia tra il governo di unità nazionale guidato da Fayez al Sarraj e le forze del generale Khalifa Haftar. Tra i punti dell’intesa nel piano di mediazione proposto da Russia e Turchia c’era il ritiro delle forze di Haftar da Tripoli. Haftar prima aveva chiesto tempo per esaminare l’accordo già firmato dal capo del governo riconosciuto dall’Onu Fayez al Sarraj, ma poi ha lasciato Mosca senza firmare. Secondo i media arabi, il generale avrebbe rifiutato di firmare perché l’intesa avrebbe ignorato molte delle richieste del leader della Libia orientale. La mossa non è piaciuta al presidente turco Erdogan che ha parlato espressamente di «infliggere una lezione» ad Haftar nel caso dovesse riprendere i suoi attacchi.
«La bozza di documento ignora molte delle richieste dell’Esercito nazionale libico», avrebbe detto Haftar, citato da al Arabiya. Secondo Sky News Arabia, nel corso dei colloqui Haftar avrebbe insistito sulle richieste di far entrare le sue truppe a Tripoli e di formare un governo di unità nazionale che ricevesse il voto di fiducia da parte del parlamento di Tobruk. Il generale avrebbe anche chiesto un monitoraggio internazionale del cessate il fuoco senza la partecipazione della Turchia e chiesto il ritiro immediato dei mercenari «arrivati dalla Siria e dalla Turchia». Infine, avrebbe insistito sulla richiesta di avere l’incarico di comandante supremo delle Forze armate libiche.
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Dopo il fallimento del negoziato a Mosca, se non si raggiunge un nuovo accordo, la conferenza di Berlino, prevista domenica prossima, 19 gennaio, potrebbe essere rinviata. Ma il ministro degli Esteri russo Lavrov assicura: la Russia proseguirà nei suoi sforzi per arrivare a un cessate il fuoco in Libia. E propone di «unire gli sforzi» compiuti dagli europei e dai vicini della Libia, nonché quelli di Russia e Turchia, e agire così «in un’unica direzione» per spingere «tutte le parti libiche a raggiungere accordi piuttosto che sistemare le cose militarmente».
Ma già l’Esercito nazionale libico, cioè l’insieme delle milizie che appoggiano Haftar, ha diffuso sulla propria pagina Facebook un messaggio secondo cui sarebbe «pronto e determinato» a conquistare Tripoli, la capitale controllata da Serraj. Secondo il sito al Wasat sarebbero ripresi gli scontri a sud di Tripoli: colpi di artiglieria sono stati sparati nei sobborghi di Salah Al-Deen e Ain Zara, nella capitale libica.