Con 262 senatori favorevoli, 40 voti contrari e 2 astenuti, il governo Draghi incassa la prima fiducia al Senato. E nonostante la maggioranza ampia, di ben 101 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta fissata a 161, l’ex numero uno della Bce non è riuscito a battere il primato raggiunto da Mario Monti nel 2011 con 281 voti a favore e 25 contrari.
Sono 15 i senatori del Movimento 5 stelle ad aver votato in dissenso dal gruppo. Tra chi all’ultimo ha deciso il voto contrario, ci sono anche due parlamentari di riferimento nel M5s come Barbara Lezzi e Nicola Morra. E se l’esecutivo fresco di nomina non ha problemi di numeri, chi potrebbe uscire più acciaccato del previsto è l’intergruppo Pd-M5s-Leu: se le defezioni fossero definitive infatti, la coalizione uscente del governo Conte 2 avrebbe meno voti del centrodestra a Palazzo Madama.
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In particolare, come annunciato hanno votato contro i 19 senatori di Fratelli d’Italia, l’unico partito di opposizione dotato di un gruppo al Senato. A cui si sono aggiunti i senatori Mattia Crucioli, Luisa Angrisani, Bianca Laura Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Fabio Di Micco, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Rosa Silvana Abate, Margherita Corrado e Silvana Giannuzzi del M5s. A votare no alla fiducia sono stati anche il senatore Giarrusso e il senatore Ciampolillo del Gruppo Misto, e le senatrici Nugnes e Fattori di Liberi e Uguali. La senatrice Drago (Misto, ex M5S) si è astenuta come aveva annunciato, e come lei ha fatto il senatore Lanièce.
Sostengono invece il governo il Movimento 5 Stelle (69 senatori su 92: oltre ai 15 contrari, 8 erano assenti alla votazione), il Partito Democratico, la Lega, Forza Italia, Liberi Uguali e Italia Viva, tutti con ministri nel governo.