Elicotteri e oltre 700 poliziotti e gendarmi francesi stanno dando la caccia a Chérif Chekatt, l’attentatore che ha ucciso almeno due persone ai mercatini di Natale di Strasburgo, ferendone altre tredici. Alle ricerche si sono uniti anche gli uomini delle forze dell’ordine tedesche: si teme che Chekatt possa superare il confine tra Francia e Germania visto che l’ultima volta è stato avvistato a qualche chilometro dalla frontiera, nel quartiere Neudorf.
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L’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo, ha detto il procuratore francese Rémy Heitz, è trattato in queste ore come un attacco di matrice terroristica, anche se per il momento non è stata diffusa alcuna rivendicazione. Dai racconti di diversi testimoni, durante l’attacco Chekatt avrebbe urlato “Allah Akbar”. Secondo quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando come testimonianza il conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza nel centro di Strasburgo, Cherif Chekatt avrebbe detto di aver «ucciso per vendicare i fratelli morti» in Siria. Secondo diversi media francesi ieri la polizia avrebbe fermato a Neudorf quattro persone vicine all’uomo: i due genitori e due fratelli, tra cui Sami, che ha quattro anni più di lui ed è noto per essere un salafita convinto.
Chekatt, 29 anni, era già noto alle autorità francesi: era stato condannato per diversi crimini 27 volte in Germania, Francia e Svizzera e aveva finito di scontare l’ultima condanna in Francia tre anni fa. In carcere aveva sviluppato un legame con l’Islam radicale ed era stato segnalato con la “Fiche S”, una sigla che identifica le persone che i servizi segreti francesi considerano pericolose per la sicurezza dello stato. Sempre secondo Le Parisien, durante la perquisizione in casa sua, i gendarmi hanno trovato un’arma di calibro 22, munizioni, coltelli e una granata. Sul posto, nessuna traccia di affiliazione ad una organizzazione estremistica, come la bandiera nera dell’Isis. Sono stati sequestrati alcuni scritti in arabo, attualmente in corso di analisi, precisa il giornale francese, aggiungendo che il modus operandi del killer non lascia dubbi sulla natura terrorista del suo gesto. Il killer è ricercato in tutta Europa, e secondo fonti investigative potrebbe essere in Germania dove avrebbe contatti e appoggi. Il bilancio della strage è di due morti, una terza persona in stato di morte cerebrale. I feriti sono 13, sei in gravi condizioni. Fra loro c’è il giornalista italiano Antonio Megalizzi, in coma ma non operabile.