«Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo politico con cui si alleerà la Lega, che addirittura in alcuni casi negano l’Olocausto e che sono usciti dall’Europarlamento quando si commemorava l’Olocausto». In un clima di tensione crescente tra i due soci di governo, il capo politico M5s Luigi Di Maio è intervenuto criticando apertamente gli interlocutori che Matteo Salvini sta cercando in Europa.
Parole che pesano, poche ore dopo l’incontro del vicepremier leghista Matteo Salvini con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, immortalato su Twitter, «per parlare di lavoro, famiglia e tutela dell’ambiente, impegnati ad allargare l’alleanza di chi il 26 maggio vuole cambiare e portare un po’ di buonsenso in Europa!». Lunedì 8 aprile Matteo Salvini lancerà all’Hotel Gallia di Milano il manifesto dei sovranisti, ma non ci sarà né Viktor Orban né i nazionalisti austriaci. Saranno invece presenti gli spagnoli di Vox e i tedeschi dell’Afd. Proprio questi ultimi, a gennaio scorso, hanno fatto discutere per aver deciso di uscire dall’Aula in Baviera in occasione della commemorazione della Shoah.
Stamane a Parigi con Marine Le Pen, per parlare di lavoro, famiglia e tutela dell’ambiente, impegnati ad allargare l’alleanza di chi il 26 maggio vuole cambiare e portare un po’ di buonsenso in Europa! 😊 @MLP_officiel pic.twitter.com/MW6Kak1ISr
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 5, 2019
Di Maio ha preso le distanze dalla formazione di cui farà parte la Lega in Europa: «È mio dovere – ha sottolineato – come forza politica e come capo politico del Movimento 5 Stelle è dire che quelle cose non mi appartengono. Infatti, noi creeremo un gruppo unico e indipendente in Parlamento europeo con altri movimenti civici come il nostro e non stare con queste ultradestre, che quando si tratta di scontri ideologici mi preoccupano non poco». Il vicepremier M5s quindi è andato oltre e, pur difendendo l’operato comune al governo, ha detto di essere inquietato da alcune derive e in particolare dalle posizioni sulla famiglia e sui diritti. «Sicuramente con la Lega e con Matteo Salvini lavoriamo benissimo quando si tratta di fatti concreti e di aiutare gli italiani. Mi preoccupa invece un po’ quello che è successo a Verona, con farneticazioni, per cui per difendere un fatto vero come la famiglia e il fatto che si fanno pochi figli in Italia, si debba abolire la legge sull’aborto o si debba chiudere la donna in casa».
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