Un suono fastidioso che non dà mai pace. Il tinnitus o acufene è una percezione sonora in assenza di stimolazione fisiologica dei recettori della coclea, definita dal paziente come “rumore del mare, fischio acuto, sibilo, rumore di macchinari, suoni multipli uniti o separati, suoni semplici o complessi fastidiosissimi”, possono essere “soggettivi” ossia udibili solo dalla persona che li riferisce, o “oggettivi e sintomatici” le cui cause sono molteplici. In Italia si contano oltre 2 milioni di persone affette da acufene e in tutto il mondo oltre il 10% ne soffre: questi numeri sono in continuo aumento ma tale sintomo in Italia è ancora scarsamente conosciuto e non adeguatamente studiato.
LE CAUSE. Il paziente affetto da acufene è spesso costretto a navigare tra molti medici, strutture e terapie, alla fine per ricavarne niente fino a credere che davvero se lo debba tenere. Spesso il paziente si rivolge a medici che non possiedono specifiche competenze ne possiedono i mezzi idonei per emettere la diagnosi e quindi la terapia. Nella maggior parte dei casi al paziente si propone solo ciò che rientra nelle proprie conoscenze e possibilità, magari mai aggiornate, mai approfondite, trasmettendo ai pazienti nozioni errate sfiduciandoli nell’intraprendere il giusto percorso diagnostico con conseguenze negative inevitabili sulla terapia. Per trattare il paziente acufenico bisogna possedere esperienza diretta, ragionamento clinico, conoscenza dell’anatomia e della fisiologia dell’orecchio e una preparazione culturale specifica. Le cause dell’acufene possono essere molteplici, ossia otologiche, vascolari, gnatologiche-odontoiatriche, virali, autoimmunitarie, dismetaboliche, neoplastiche, farmacologiche, neurovegetative e psicologiche per tale motivo bisogna comprendere e inquadrare la causa in maniera globale. Il corpo non può essere considerato a pezzi, per diagnosticare la causa che determina il sintomo acufene il paziente, deve essere valutato e visitato nella sua totalità affinché il paziente possa conoscere, in tempi rapidi, la causa del suo sintomo e il relativo percorso terapeutico per migliorare la propria qualità di vita.
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APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE. Il primo passo è sottoporre il paziente a tutti gli esami strumentali attraverso metodiche innovative d’indagine audiologica e radiologica, per escludere la presenza di cause non otoiatriche, e dopo aver visionato i vari responsi specialistici, si procede a programmare il trattamento terapeutico-riabilitativo più idoneo al paziente in osservazione. Il protocollo adottato negli studi medici dalla dottoressa Daria Caminiti prevede, quindi, una visita otorinolaringoiatrica (il consulto non può svolgersi al telefono o via mail, non è deontologico dare consigli diagnostici e terapeutici se non solo in sede di visita) la quale dovrà escludere eventuali patologie che possono provocare l’acufene, contestualmente qualora la causa dell’acufene non fosse d’origine otoiatrica, successivamente bisogna orientare il paziente alla terapia mirata avvalendosi delle più moderne scelte terapeutiche: la terapia laser a basso livello energetico, TRT o Tinnitus retraing therapy, elettrostimolazione, arricchimento sonoro, applicazioni di speciali dispositivi acustici digitali, tecniche di rilassamento e biofeedback, nuove terapie farmacologiche secondo protocollo personalizzato e mirato alla causa dell’acufene.
I TRATTAMENTI. La terapia dell’acufene si avvale, dunque, delle terapie farmacologiche classiche, come ansiolitici e antidepressivi, lidocaina e sedativo-ipnotici (studi recenti hanno confermato che l’uso di tali sostanze determina un peggioramento del sintomo); delle terapie farmacologiche complementari e alternative come vitamine e antiossidanti; delle terapie non convenzionali come TENS, agopuntura, ipnosi e terapie fisiche, terapie psicologiche, stimolazione magnetica transcranica che modula l’attività neuronale del cervello attraverso un campo magnetico anche se con risultati mediocri ad oggi sul sintomo, laser terapia e TRT. La terapia del suono consiste in una stimolazione acustica eseguita con l’ausilio di generatori di suoni, ambientali, personali, amplificatori protesici, i quali determinano un mascheramento totale o parziale dell’acufene . La stimolazione acustica, sfruttando la plasticità neuronale, attiva dei meccanismi di rimodellamento delle vie uditive che si traduce in allenamento e abitudine all’acufene da parte del paziente il quale ottiene un notevole miglioramento della sua qualità di vita. Quindi la TRT è una terapia di riallenamento o di riprogrammazione dei filtri cerebrali, sotto corticali, con finalità di amplificare o attenuare i segnali sonori prima di inviarli al cervello, riducendo o eliminando il fastidio dell’acufene. La TRT deve essere impostata e seguita da personale medico esperto in terapia degli acufeni e costantemente aggiornato. Le fasi che inducono l’abitudine sono il “counseling riabilitativo”, che consiste in una seduta di apprendimento dei meccanismi neurofisiologici della TRT, e la terapia del suono, che si effettua con diversi dispositivi sonori. La TRT è la terapia sonora oggi più accreditata che garantisce risultati a lungo termine, si utilizzano i dispositivi elettronici TSG che oltre a riabilitare e curare dall’acufene il paziente, ci permette di migliorare l’udito nei pazienti affetti anche da ipoacusia grazie ad un sistema combinato. Con i dispositivi elettronici TSG si arriva all’assuefazione e all’annullamento dell’acufene, e quindi al massimo del beneficio, entro 6-12 mesi dall’applicazione.
LA SOLUZIONE C’È. Nel selezionare un programma terapeutico per i pazienti è cruciale comprendere le esperienze e le emozioni che i pazienti provano riguardo l’acufene e il modo in cui questo influenza la loro vita. Il programma terapeutico va individualizzato per le esigenze del singolo paziente e spesso è particolarmente utile abbinare metodi diversi e supporti farmacologici nei casi vi sia una precisa indicazione. Ogni malattia, così come gli acufeni, oggi può essere correttamente trattata da medici altamente specializzati e da equipe che si avvalgono di approcci multiterapeutici offrendo un qualificato supporto ai pazienti acufenici troppo spesso lasciati a sé stessi con il falso messaggio che il loro problema non abbia una soluzione.