Continua la violenza contro la diversità. Trentanove richiedenti asilo, perfettamente integrati e con regolari contratti lavorativi e di collaborazione, hanno preso un grosso spavento quando, la notte tra sabato e domenica, ad Appiano, comune in provincia di Bolzano, una bomba carta è stata fatto esplodere fuori dai cancelli di un ex caserma del paese, oggi adibita ad alloggio per gli immigrati. Sul posto è stato ritrovato un cartello con una svastica nazista e la scritta “Refugees not welcome”, i rifugiati non sono benvenuti, che nonostante la mancanza di rivendicazioni ufficiali, porta chiaramente gli inquirenti a propendere verso la pista dell’attentato di stampo razzista riconducendolo agli ambienti dell’estrema destra nazifascista che fa sempre più proseliti al confine tra Italia e Austria. Ma l’agguato di Appiano non è altro che uno dei tanti casi che ormai dimostrano un sentimento di intolleranza verso il diverso sempre più malcelato.
LEGGI ANCHE: Neofascismo: una minaccia che arriva dai libri di storia
L’EPISODIO DI VERONA. Già qualche giorno fa, l’università di Verona si era vista costretta ad annullare una conferenza nella quale dovevano essere discusse le problematiche principali che riguardano la discriminazione di genere e razziale. Tuttavia il rettore ha preferito annullare l’incontro a causa delle pesanti pressioni fatte da gruppi neofascisti. A differenza del caso di Appiano, qui i simboli, in questo caso i fasci littori, sono stati corredati dai nomi dei gruppi che si sono resi protagonisti di questa intollerante protesta: Casapound e Forza Nuova. Nei cartelli dei manifestanti si leggeva “No Gay, No Rifugiati a Verona” corredati dall’hashtag #stopdittaturagender, alludendo a un presunto dominio che la comunità Lgbt avrebbe sulla società italiana. I dati dicono il contrario, e nonostante la legge sulle unioni civili i diritti di omosessuali e trans gender sono molto più limitati rispetto a quelli degli eterosessuali, e le loro difficoltà nella vita di tutti i giorni sicuramente maggiori, ma il consorzio universitario ha preferito, onde evitare strumentalizzazioni, far saltare l’evento, regalando in tal senso un successo ai neofascisti che oggi si nascondono sempre di meno.
LEGGI ANCHE: Lui è tornato: e se la fantasia preannunciasse la realtà?
UN CLIMA D’INTOLLERANZA. Appiano e Verona non sono altro che singoli episodi derivati da un clima che si sta facendo sempre più pesante e intollerante verso i diversi. L’aggressione di Macerata, così come le centinaia di manifestazioni di protesta contro i diritti degli omosessuali, fanno percepire la temperatura della discriminazione che ancora oggi, nel 2018, sono a livelli medioevali in Italia, e lontani anni luce dalla media europea. In questa situazione che non accenna a diventare più leggera, viste le spinte dell’immigrazione con cui si dovrà continuare a fare i conti, sarà molto complicato per il prossimo governo gialloverde affrontare la questione. Le due forze, da questo punto di vista, appaiono quanto mai lontane ideologicamente, con la Lega che spinge per la non accoglienza e la supremazia della famiglia tradizionale e il Movimento 5 Stelle che sulle due problematiche ha avuto nel tempo posizioni piuttosto ambigue. Ad ogni modo il dato più preoccupante è il risveglio del neofascismo in tutta Italia e in Europa che, in un momento in cui la politica tradizionale fatica palesemente sotto i colpi dei partiti anti establishment, rischia di far precipitare la Nazione e il continente in un pericoloso baratro di odio.