Il primo passaggio è una nota del Quirinale, l’ultimo il voto di fiducia in Parlamento. Per il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte la prassi costituzionale stabilisce una road map per scandire le tappe che dal Colle, dove ieri ha ricevuto dal capo dello Stato Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo, lo porteranno a Palazzo Chigi. «Nei prossimi giorni tornerò dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva – aveva detto Conte durante il suo primo annuncio al Quirinale – e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio».
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CONSULTAZIONI. La prima mossa sarà l’incontro con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. Poi dovrebbe aprire i battenti la sala Aldo Moro di Montecitorio, dove il presidente del Consiglio incaricato sarebbe pronto a svolgere le sue consultazioni con le forze parlamentari. I primi ad essere sentiti saranno i deputati e i senatori di Liberi e Uguali e gli iscritti al gruppo misto del Senato, per poi proseguire con deputati e senatori di Fratelli d’Italia, Partito democratico, Forza Italia, Lega e in chiusura deputati e senatori del Movimento Cinque Stelle.
Saremo leali e collaborativi con i nostri alleati ma non accetteremo lezioni e direttive da nessuno.
— Giuseppe Conte (@ProfGiusConte) 23 maggio 2018
LISTA DEI MINISTRI. Al termine delle consultazioni, Conte tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva e per presentare al presidente Mattarella la lista dei ministri del governo che presiederà. Poi secondo l’articolo 92 Costituzione, su proposta del Presidente del Consiglio, il capo dello Stato nomina i ministri. Se il placet del Colle arriverà, il premier potrà annunciare davanti allo studio alla vetrata la compagine di governo. A quel punto a stretto giro si terrà la cerimonia del giuramento del premier e dei suoi ministri.
PASSAGGIO DELLA CAMPANELLA. «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione»: il passo successivo è il giuramento al Quirinale. Immediatamente dopo il presidente del Consiglio entra a Palazzo Chigi, dove avviene la cerimonia del passaggio di consegne con il premier uscente, Paolo Gentiloni. Viene chiamata “il passaggio della campanella” perché i due premier si scambiano il campanellino che dà inizio alla riunione del Consiglio dei ministri.
FIDUCIA IN PARLAMENTO. L’ultimo passaggio è il voto di fiducia in Parlamento che fornisce propulsione e legittimità politica al nuovo governo. La norma vuole che non passino più di dieci giorni dal giuramento alla presentazione alle Camere. Già all’inizio della settimana prossima, secondo quanto deciderà la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, il nuovo governo Conte potrebbe chiedere la fiducia del Senato e poi della Camera. Ottenuta la fiducia, il governo Lega-M5s è finalmente e pienamente operativo.