Ci sono voluti ottanta giorni, ma finalmente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato il professor Giuseppe Conte di formare il nuovo governo Lega – Movimento 5 Stelle. Conte ha accettato con riserva. ll colloquio al Colle con il capo dello Stato è durato quasi due ore. Il giurista 54enne si appresta a diventare il presidente del 65esimo governo della storia Repubblicana.
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LE PRIME PAROLE DI CONTE. Misurato ed emozionato nel suo primo annuncio ufficiale: «Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese tra le forze politiche di maggioranza». Nel breve intervento al Quirinale ha spiegato di volere mantenere la collocazione europea dell’Italia ma ha anche lasciato intendere che si atterrà alle «intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza». «Col presidente abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che siamo vivendo – ha dichiarato il presidente incaricato – e delle sfide che ci attendono. E sono consapevole della conferma della collocazione europea e internazionale dell’Italia. Il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso, sui temi del bilancio europeo, sulla riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria. È mio intendimento impegnare a fondo l’Esecutivo su questo terreno costruendo alleanze opportune e operando affinché l’operazione di tuteli e rifletta gli interessi nazionali. Fuori da qui c’è un Paese che giustamente attende la nascita di un esecutivo e attende risposte. Sarà il Governo del cambiamento».
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L’AVVOCATO DIFENSORE DEL POPOLO ITALIANO. «Il mio intento è di dar vita- ha detto Conte – ad un governo sarà dalla parte dei cittadini che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato, nel corso della mia vita ho perorato le cause di tante persone. Mi accingo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani, in tutte le sedi europee ed internazionali, dialogando con le istituzioni Ue e con i rappresentanti di altri Paesi. Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano. Sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità. Nei prossimi giorni tornerò dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio».