Si chiama Clark Kent Apuada. Con quel nome sembrava già avere un futuro da predestinato il bambino americano di origine filippina che, ad appena 10 anni, è riuscito ad battere il record dei 100 farfalla stabilito nel 1995 da Michael Phelps. “Superman”, come è stato ribattezzato per via dell’omonimia con il celebre personaggio della DC Comics, al Far West International Championship in California è riuscito a stupire tutti stabilendo il tempo di 1:09:38, vale a dire oltre un secondo in meno del record stabilito 23 anni fa dallo “Squalo” nella stessa prova (1:10:48). Il pluricampione americano 23 medaglie d’oro in carriera ai Giochi Olimpici, ha trovato un rivale, che nuota a livello competitivo solo da 4 anni. «Mai allenato uno così, è un talento puro», ha confessato alla Cnn il suo allenatore del Monterey County Aquatic Team.
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L’EREDE DI PHELPS. Come se non bastasse, Clark Kent si è cimentato anche in altre prove cronometrate e nei diversi stili, riuscendo a battere i suoi record personali in sei delle sette gare nuotate. Nessuno come lui prima: i 100 sl in 1’04″39, i 50 sl in 29″21, i 100 dorso in 1’13″25, i 50 dorso in 33″17, i 50 farfalla in 31″99. Nemmeno Phelps aveva osato così tanto. Ed è subito arrivato un tweet di auguri da parte del pluricampione olimpico: «Grandi complimenti a Clark Kent per aver battuto il record, continua così ragazzo!!»
Just showed #ClarkKent your tweet- you just made his day!!!! He says thanks @MichaelPhelps and whoa!
— Jamie Yuccas (@jamieyuccas) August 1, 2018
IL PICCOLO SUPERMAN. «Amo il nuoto perché ho un sacco di gente attorno a me che mi sostiene – ha confessato il nuotatore prodigio alla Cnn- i miei allenatori mi aiutano e i miei genitori sono sempre lì per me». Il suo allenatore Dia Riana ha spiegato che il suo giovanissimo allievo «non è come qualsiasi altro giovane che ho allenato finora, lui è una sorta di studioso di sé stesso». E le sue capacità vanno oltre lo sport: «Clark fa lezioni di pianoforte, arti marziali e a scuola si sta specializzando in un corso di computer», ha detto il padre Chris. Cynthia, la madre di Clark, ha invece spiegato la scelta insolita del nome del ragazzo: «Ho sempre amato il nome Clark, e il supereroe preferito di mio marito è Superman». E il baby prodigio aveva le idee chiare già da tempo: «Un giorno – continua la madre – Clark mi ha detto che poteva battere il record di Michael Phelps nel Far Western. Aveva solo 7 anni ed un sogno su cui concentrarsi ancora più grande in vista, le Olimpiadi: Parigi 2024 o Los Angeles