Signal è considerata l’app di messaggistica più sicura dal punto di vista della privacy. Hanno contribuito alla sua popolarità le polemiche sollevate per l’aggiornamento dell’informativa privacy di Whatsapp e l’endorsement da parte di personaggi del calibro di Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, con un laconico tweet: «Usate Signal». Così non sorprende nessuno che l’app amata dagli esperti di sicurezza informatica come Edward Snowden, ex consulente della NSA e noto whistleblower, sia nell’olimpo delle applicazioni gratuite più scaricate in questi giorni.
Use Signal
— Elon Musk (@elonmusk) January 7, 2021
Questa applicazione è stata sviluppata da un gruppo di attivisti per la privacy a partire dal 2013 ed è sostenuta da un’organizzazione no profit, la Signal Technology Foundation fondata da Moxie Marlinspike, esperto di crittografia e dall’ex co-fondatore di WhatsApp Brian Acton che nel 2017 lasciò Facebook in polemica con Zuckerberg proprio su questioni che riguardavano lo sfruttamento commerciale di WhatsApp.
It is time. #deletefacebook
— Brian Acton (@brianacton) March 20, 2018
Moxie Marlinspike, il cui vero nome è Mattwhew Rosenfeld, ha contribuito allo sviluppo di Signal Protocol, il sistema di crittografia end-to-end open source su cui poggiano le conversazioni private di WhatsApp, Skype e Facebook Messenger. Naturalmente anche Signal si basa su questo protocollo e a differenza delle altre applicazioni di messaggistica il suo codice è “aperto”: chiunque al mondo, esperto di programmazione, può vedere come funziona e giudicarne il grado di sicurezza.
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I sistemi di crittografia end-to-end fanno sì che le conversazioni tra gli utenti delle app di messaggistica siano visibili solo al mittente e al ricevente e non al gestore. Ma Signal a differenza di WhatsApp e Telegram non conserva nemmeno i metadati delle conversazioni, cioè le informazioni su quando, dove e con chi si è svolta la conversazione dell’utente e non utilizza il cloud per il backup. Altra funzione interessante di Signal, presente anche con la “chat segreta” di Telegram, è la possibilità di impostare la distruzione automatica dei messaggi qualche minuto o qualche secondo dopo l’invio.
Che siate maniaci della privacy o meno, provarla non vi costerà nulla e potrete così twittare: «I’m using Signal».