Con i nuovi dati del monitoraggio di Iss e ministero della Salute c’è un cambio di colore per alcune regioni. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze che portano in arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e la provincia di Trento. In arancione restano anche l’Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia diventa gialla da lunedì.
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In Abruzzo, Liguria, Toscana e provincia autonoma di Trento, che da oggi passano in zona arancione, ci si può muovere liberamente solo all’interno del proprio comune. Dai comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. È possibile spostarsi in altri comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Non ci si può spostare in un’altra regione, fatto salvo la possibilità di fare rientro al proprio domicilio o residenza. È comunque consentito, una sola volta al giorno, fare visita ad amici o parenti tra le 5 e le 22, all’interno del territorio comunale. Nelle zone arancioni non si possono consumare cibi e bevande all’interno o nelle immediate vicinanze di bar e ristoranti.
La maggior parte delle regioni resteranno in zona gialla, cioè quella con le minori restrizioni: ci si può muovere liberamente all’interno della propria regione o provincia autonoma senza bisogno di autocertificazione, ma resta in vigore il coprifuoco notturno tra le 22 e le 5. Vietati gli spostamenti verso altre regioni tranne che per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute almeno fino al 25 febbraio.
Nessuna regione o provincia autonoma sarà inserita in zona rossa, ma all’interno della provincia autonoma di Bolzano e dell’Umbria sono previste particolari restrizioni che riguardano solo aree circoscritte. Da circa una settimana infatti sono tornate le zone rosse locali, che l’Istituto superiore di sanità considera tra le strategie più efficaci per contrastare tempestivamente la diffusione del coronavirus. Nonostante sia inserita in zona arancione, fino al 21 febbraio l’Umbria avrà la maggior parte dei territori sottoposti alle regole della zona rossa: tutta provincia di Perugia e i comuni di Amelia e San Venanzo in provincia di Terni.